Inviato: Gio 27 Dic, 2007 9:59 Oggetto: Appunti sulla Carnosina e CAN-C
Vista l'attenzione al prodotto, ho chiesto al Dr. Maurizio D'Amelio, Direttore Scientifico dell'Assoiazione, di fare una analisi sulla Carnosina e sul colliro messo a punto dal Russo.
Ve la riporto integralmente, per delucidazioni/approfindimenti direttamente da lui scrivetegli su maurizio.damelio@miodesopsie.it. Altrimenti rispondete qui ed provo io a sintetizzargli le vostre osservazioni.
Non vi aspettate sue risposte sul form, non ci va d'accordo;-).
Ecco la sua analisi:
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Una breve premessa di fisiopatologia:
l’inadeguatezza dei sistemi biologici di detossicazione metabolica (sia da ridotta sintesi correlata con l’età ,sia da patologica alterazione delle sostanze a ciò deputate ) associata ad altri meccanismi, non del tutto noti ,contribuisce in varia misura all’insorgenza e complicazione di molte malattie
nella cataratta ,l’esposizione diretta alla luce e le reazioni di foto-sensibilizzazione indirette, generano un danno ossidativo nelle cellule del cristallino con formazione di radicali liberi derivati dall’O2 ;nel vitreo, anche l’acido ialuronico è degradato dai radicali liberi;
quando si instaura uno stress ossidativo cioè un’alterazione dell’equilibrio tra sostanze pro e antiossidanti si ha un accumulo di sostanze tossiche eccedenti la normale capacità di neutralizzazione e i costituenti cellulari vengono metabolizzati producendo molecole alterate e altamente reattive come per esempio le aldeidi che si formano dalla degradazione delle membrane cellulari ; è stato dimostrato che concentrazioni micromolecolari di aldeidi insature (HNE) possono causare opacità del cristallino e morte cellulare dell’epitelio; le aldeidi sono continuamente generate nei tessuti oculari ,diffondono e interagiscono a distanza dal sito di formazione amplificando il danno ossidativo; il destino dei loro metabolici non è del tutto conosciuto
i tessuti oculari hanno a disposizione dei sistemi di difesa con molte molecole definite “scavengers” o spazzini dei radicali liberi e dei sistemi enzimatici antiossidanti, di questi il più noto è il sistema enzimatico del glutatione,è stato dimostrato che instaurato il danno ossidativo i sistemi di difesa risultano compromessi e diminuiti nei livelli di concentrazione
da una breve rassegna della letteratura si evincono i seguenti dati:
La carnosina fu isolata e studiata per la prima volta da Gulewtsch nel 1900;
è un dipeptide ( beta, alanil, L- istidina) comunemente presente nel tessuto muscolare;
è il primo e più semplice esempio di peptidi attivi contenenti istidina e assieme agli altri
analoghi è considerato un potente scavengers endogeno di radicali liberi;
a parte la funzione di proteggere le cellule dal danno ossidativo, la carnosina sembra possedere anche altre proprietà ( come quella di estendere la vita delle colture cellulari, di ringiovanire le cellule adulte, di mantenere l’omeostasi cellulare, di regolare la funzione dei macrofagi) e sembra inoltre capace di ritardare il danno visivo legato all’invecchiamento prevenendo e trattando gli effetti della cataratta senile e di altre malattie correlate all’età
si deve al ricercatore russo M.Babizhayev nel 1989 , il merito di una sperimentazione in oculistica che ha portato alla scoperta di una causa iniziale di opacizzazione del cristallino , iniettando nel vitreo di cavie una sospensione di liposomi contenenti i prodotti di degradazione delle membrane cellulari; all’opacizzazione era associata una diminuizione della concentrazione del glutatione e la carnosina aveva dimostrato una interazione diretta suggerendo proprietà di normalizzazione del metabolismo ossidativo
nel 1996 e nel 2000 mette a punto un profarmaco: la N acetil carnosina ( NAC) e successivamente una soluzione all’1% di NAC per uso oftalmico, resistente alla idrolisi della carnosinasi sierica e capace di rilasciare la carnosina attiva nel cristallino e nell’umore acqueo
nel 2001 e nel 2004 pubblica tre studi clinici; nel primo studio documenta le alterazioni della densità nel cristallino, in 49 volontari affetti da cataratta di vario grado, comparando l’acuità visiva , il grado di abbagliamento ( glare test) e topograficamente la densità delle opacità; il 41% dei pazienti presentava un miglioramento del grado di trasmissività della lente e la maggior parte dei pazienti un significativo miglioramento degli altri parametri;nel secondo studio sottopone 65 anziani guidatori affetti da cataratta ad un originale misuratore del grado di abbagliamento con mire rosse e verdi in funzione della acuità visiva , stabilendo un punteggio critico per la guida dei mezzi; nel terzo studio esamina gli effetti della somministrazione topica di Nac in pazienti con cataratta e in animali (cani)
nel 2005 pubblica su Drugs le alterazioni morfologiche e biofisiche del cristallino ed evidenzia la
diminuizione della concentrazione di carnosina nei vari gradi di cataratta ,dalla normale conc di 25 microM alla conc di 5 microM nella cataratta matura
altri autori approfondiscono l’attività detossicante sulle alfa,beta aldeidi insature come l’HNE e l’acroleina dimostrando un’efficacia meno pronunciata rispetto al glutatione
Volkov ,nel 2005 , pubblica un lavoro sulla accelerata riepitelizzazione della cornea dopo keratotomia e nel 2006, Williams pubblica uno studio animale sull’uso della N acetil carnosina al 2% in soluzione con altri antiossidanti e stabilisce un indice di opacizzazione della lente (LOI) migliorato solo nella sclerosi nucleare (fase iniziale) e nella cataratta immatura (fase intermedia)
conclusioni
sicuramente al ricercatore Babizhayev si deve riconoscere il merito della scoperta del ruolo dei radicali liberi indotti dalla ossidazione lipidica nello sviluppo della cataratta, il grado di opacità correlato ai livelli dei prodotti terminali e la messa a punto di un collirio a base di Nacetilcarnosina come potente antiossidante adatto per la prevenzione e trattamento della cataratta senile
tuttavia dalla data della formulazione del profarmaco sono pochi gli studi clinici disponibili e troppo piccoli i numeri per una sufficiente validazione; si rende pertanto necessario aspettare i riscontri di un’ulteriore approfondimento della ricerca di base e clinica che sembra abbastanza promettente
nel sito della presentazione del collirio,si rileva anche un paragrafo dove è scritto che il prodotto ha dimostrato benefici risultati in alcuni “disordini” oculari tra i quali anche le opacità vitreali (per la condivisione in parte dei meccanismi degradativi operati dai radicali liberi) ma giustamente si avverte che i dati non sono stati ancora pubblicati e che la FDA (food and drug administration) non ha valutato le dichiarazioni annesse al prodotto e che questo prodotto non è destinato alla diagnosi,trattamento,cura e prevenzione di alcuna malattia
pertanto,ancora una volta , in attesa di una auspicabile certificazione di “farmaco” e di più vasti riscontri clinici ,nel caso di una sperimentazione personale ,dato la non prescrivibilità medica, si raccomanda cautela nell’uso fai da te di queste sostanze senza eccessive connesse illusioni in caso di risultati mancati
Ciao Davide,
mi pare di capire sintetizzando al massimo che la sostanza è promettente ma che ancora si aspettano dati clinici maggiormente significativi....
Quello che sarebbe utile che chiedessi a Maurizio è se secondo lui questa può essere la strada per curare/alleviare il nostro problema (come sua impressione personale intendo) o se invece ritiene altre strade maggiormente promettenti.
Una ulteriore domanda è se secondo lui un uso topico del NAC possa far si che tale sostanza penetri nel vitreo.
Ancora sarebbe importante sapere quali secondo lui possano essere le tempistiche per ulteriori studi mirati alle miodesopsie.
Registrato: 24/09/07 08:30 Messaggi: 209 Località: Roma
Inviato: Ven 28 Dic, 2007 15:57 Oggetto:
vitto78 ha scritto:
conoscendo personalmente il dr. d'amelio vi assicuro che si tratta di una risposta oltremodo ottimistica
Mi fa piacere sentirlo...
Il ricercatore russo poi quando lo contattai mi disse che avevano un preparato specifico per le miodesopsie come da mail sotto riportata:
Dear Fabrizio,
Thank you for your comments.
The Product is NOT Can-C, we have another codrug formulation including N-acetylcarnosine, suitable for floaters treatment.
The Product is available directly in Italy, but one should make the wholesales order to deliver the Product from the IVP cGMP manufacturing facility in Italy.
Should you have the organization or Company, who are interested to order the Product on the wholesales basis from IVP for the further disbursement, IVP would appreciate to supply the products for the discussed unmet medical needs
Quando poi gli ho fatto notare che non avevo una azienda alle spalle capace di distribuirlo ma solo una associazione no profit, si è subito irrigidito e non sono riuscito a cavargli niente di più....
Magari Maurizio come responsabile scientifico può contattarlo e cercare di farsi dire qualcosa di più da medico a medico....
Certamente lo contattiamo noi per capire di cosa si tratta.
Le ricerche condotte sono interessanti, e prometenti, per poter essere validate e magari ampliate.
Però....NON ci aspettiamo che all'indomani della nostra chiacchierata con il russo salti fuori il farmaco miracoloso.
Io lo dico per voi...troppe aspettative creano grosse delusioni, e non immaginate quante ne ho viste inuquesti anni...
Da quello che ti scrive si evince una forte motivazione a commercializzare in Italia....
Vedremo sul piano scientifico se dirà qualcosa a Maurizio.
Con questo non voglio dire che non dobbiamo avere speranze, quelle dobbiamo serbarle sempre dentro di noi e devono essere la spinta per andare avanti, ma diamogli un orizzonte a medio termine....
Certamente lo contattiamo noi per capire di cosa si tratta.
Le ricerche condotte sono interessanti, e prometenti, per poter essere validate e magari ampliate.
Però....NON ci aspettiamo che all'indomani della nostra chiacchierata con il russo salti fuori il farmaco miracoloso.
Io lo dico per voi...troppe aspettative creano grosse delusioni, e non immaginate quante ne ho viste inuquesti anni...
Da quello che ti scrive si evince una forte motivazione a commercializzare in Italia....
Vedremo sul piano scientifico se dirà qualcosa a Maurizio.
Con questo non voglio dire che non dobbiamo avere speranze, quelle dobbiamo serbarle sempre dentro di noi e devono essere la spinta per andare avanti, ma diamogli un orizzonte a medio termine....
Saluti e Buon Anno
/Davide
Magari promettiamogli qualche incontro AMOROSO...non si sa mai...
Per la salute,questo ed altro.
Se serve un traduttore la mia compagna è madrelingua inglese...
datemi il testo di Maurizio in italiano e lo faccio tradurre. Chiaramente se non avete altre risorse..
Buon anno
ci sono novità??? oh se è così promettente iniziamo a fare opera di sensibilizzazione.. gli oculisti non conoscono neanche questo prodotto. nelle nostre visite di routine o ipocondriache, pronunciamo la parola magica...facciamoli sentire almeno ignoranti sti quattro cialtroni di oculisti!
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