Miodesopsie.it

[barnabo]

buongiorno a tutti,

sono nuovo del forum, mi fa molto piacere che esista e volevo parlare della mia esperienza personale.
Ho una miodesopsia all'occhio destro, nella parte centrale del campo visivo. Appare esattamente al centro del campo visivo quando ruoto il bulbo oculare da destra(e basso) verso sinistra(ed alto). Non è molto grande ma, come tutte le miodesopsie, mi dà fastidio.
Sono stato visitato due volte a distanza di due anni, entrambi i medici sostengono che devo imparare a conviverci e sperare che questo chiamiamolo 'grumo' si sposti in regioni del vitreo lontane dal campo visivo (tra parentesi ho anche un'altra macchia poco più estesa ma fuori del campo visivo, la intravedo solo con rotazioni veloci dell'occhio e praticamente è come se non esistesse).
Passiamo alla causa scatenante.
Ho 36 anni, sono lievemente miope (meno di una diottria) e normalemnte non porto gli occhiali (se non per guidare o andare al cinema), quindi non penso che la miopia giustifichi, nel mio caso specifico, la m. (la chiamo così per brevità). Inoltre non ho e non ho mai avuto nessun problema alla retina.
La causa è stata un'eccessiva disidratazione unita a sforzo fisico e probabilmente anche all'alta quota. La m. infatti mi si è presentata durante una via lunga di arrampicata, d'estate, dopo tutta una mattina di sforzo fisico a 3000 metri di quota, senza aver la possibilità di bere alcunchè, con vento forte e clima secco. Proprio sotto la vetta inoltre ho dovuto affrontare un passaggio per me impegnativo, lo sforzo e lo stress fisico e psicologico erano massimi (per intenderci: la gola così arsa che la lingua si appiccicava al palato). Era il 2007.
Inizialmente si è presentata come un punto, infatti pensavo mi fosse rimasto qualche granello di polvere nell'occhio. Oggi, dopo due anni, la metamorfosi della m. è stata quella di estendersi in grandezza divenendo però, fortunatamente, sempre meno opaca. Come se il 'grumo' iniziale si stesse sciogliendo. Il fastidio però rimane anche se sono fiducioso perchè almeno ci sono stati dei mutamenti.
Passiamo alla visita medica: nessun danno alla retina, pressione oculare normale, però arterie oculari (che alimentano le cellule della retina) dall'andamento rettilineo, segno di possibile pressione arteriosa alta. 'Sospetta diastolica alta' era scritto sul responso. Dopo questa visita mi sono misurato regolarmente la pressione generale che è però risultata sempre normale, se non bassa. Questa è la prima cosa che non mi è chiara: perchè la pressione delle arterie oculari risulata alta mentre la pressione generale è normale-bassa? Il medico mi rispose che ciò può capitare e che non sempre le due pressioni siano collegate: semplicemente il mio occhio è fatto così. Altra domanda: so che la causa della m. è dovuta a proteine dell'umor vitro che si agglomerano e formano grumi 'visibili' (scusate la definizione non proprio precisa). Da quanto detto dal medico però sembra ci sia stato un versamento di siero dalle arterie oculari della retina all'umor vitreo. Una fuoriuscita dovuta allo sforzo elevato o alla conformazione delle arterie stesse. Questa è la cosa che non capisco: il mio è un grumo di siero o un agglomerato diciamo proteico causato dalla disidratazione del vitreo? Sono due cose ben diverse, diverse sono anche le cause scatenanti, anche se in parte comuni.

Un'altra cosa strana: quando chiesi ad un altro medico, durante una seconda visita effettuata quest'anno, perchè la macchia si estendesse predendo opacità (divendendo da 'punto' a ragnatela) mi è stato risposto 'perchè si scioglie'. Questo in effetti è confortante. La mia teoria è però un'altra (teoria del tutto personale): la macchia si espande perchè semplicemente si allontana dalla retina divenendo via via più 'sfocata'; questo validerebbe l'ipotesi del siero fuoriuscito dall'arteria: inizialmente la macchia copriva poche cellule retinali, allontanandosi invece dalla retina (verso il cristallino) ne copre di più sfocandosi e solo apparentemente espandendosi! A validare questa teoria riporto una cosa che mi è succesa durante un esercizio particolare e casuale: ho leggermente compresso il bulbo oculare e la macchia, per un istante, è tornata un punto!
Qualcun'altro la pensa come me o ha avuto riscontro ufficiale di questa teoria?

Scusate la lunghezza e la pedanteria di questa email, però avevo bisogno di condividere i miei pensieri fino in fondo

Un ultima cosa: a volte, in situazioni di vento forte o di lieve disidratazione provo una fastidio pungente all'occhio, probabilmente è qualche piccolissima scheggia rimasta sulla sua superficie (mi era capitato) però non vorrei che fosse legato o addirittura premonitore dell'insorgenza della m. . Ricordo infatti che durante l'insorgenza della stessa, nel 2007, ho provato un fastidio simile (forse era semplicemente qualche granello di pietra caduto dalla parete di roccia, forse).

Ultime due cose:
mi è rimasta un po' di paura quando pratico sport faticosi, però posso dire di aver vissuto situazioni di sforzo oltre i 4000 metri senza nessuna nuova insorgenza di m. . Mi dicono anche, per rassicurarmi, che se me n'è uscita una sola in 36 anni di vita, magari la prossima è tra altri 36! E potrei metterci la firma
Altra cosa importante: se sono sereno e in pace con me stesso nella vita di tutti i giorni la m. è come se non esistesse, non la vedo, il cervello 'compensa', è tutto vero. La giornata però che sono stressato o nervoso la m. ricompare. Quindi è molto importante l'atteggiamento con il quale affronto questa cosa e la vita in generale.

grazie a tutti,

Andrea

[Bilko]

barnabo , hai postato delle interessanti e ben descritte considerazioni .

[RINALDO]

Probabilmente hai ragione su molte delle cose dette. Il fatto è che la certezza non te la può dare nessuno, a questo stadio della ricerca scientifica. Fossi in te però eviterei sport estremi che possono produrre altre miodes.
Anche la considerazione psicologica mi sembra interessante. A proposito di quest'ultima però c'è da dire che talvolta la serenità è proprio le miodes che te la tolgono. In questo caso come si mette la cosa?
A parte questa considerazione che sembra banale, è vero che quando siamo in vacanza ( e quindi nel momento in cui le pressioni si allentano) il disturbo lo si prende diversamente.
E allora perchè mai sul lavoro ( per es. ) non sempre è così.
A mio parere si creano delle concause psicologiche. Mi spiego meglio.
Quando svolgi un'attività pericolosa ( ad es. la guida) il vedere le miodes interferisce con l'attività e questo lo avverte anche il subconscio.
E lo stesso vale credo sul lavoro o in mille altre circostanze. La mente umana è indubbiamente una macchina molto complessa
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Di abete o di noce ognuno ha la sua croce!

[Arcturus]

ma ti è uscita così all'improvviso?
sul discorso che il cervello riesce a ''mascherarle'' ti quoto (almeno se non sono ''mostruose'')
pensa che io sono andato a ''cercarle'' perchè credevo di vederle solo sull'occhio sinistro (e mi spaventava, non sapevo ancora che cos'erano) ho provato appunto a vedere se ne notavo anche sull'occhio destro così per ''rassicurarmi'' quasi e sì...mi sono accorto di averne non solo una ma parecchie! il fatto è che prima proprio non le vedevo... ora invece ne vedo diverse in entrambi gli occhi

[barnabo]