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Chiarimenti degenerazione/accorgimenti di contenimento
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Autore Messaggio
Roberta



Registrato: 30/10/08 12:23
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MessaggioInviato: Dom 10 Lug, 2011 23:35    Oggetto: Chiarimenti degenerazione/accorgimenti di contenimento Rispondi citando

Ciao a tutti, buongiorno dottore, sono Roberta, già ho fatto incursione nel forum in passato, speravo di non averne più necessità (per più di un anno sono riuscita a distogliere in parte la mia attenzione dalle le miodesopsie), ma i peggioramenti costanti e incessanti degli ultimi mesi mi riportano qui. Sorvolo sui dettagli della mia situazione che ritengo senza orgoglio essere-esclusivamente per miodesopsie-una delle più pesanti rispetto a quelle di cui leggo tra gli utenti. Floaters dall'età di 8 anni in continuo e costante aumento sino ad oggi che ne ho 32. Nessuna patologia oculare, occhi sanissimi con 10 diottrie ciascuno e un mare di miodesopsie che incessantemente aumentano, crescono e si aggrovigliano tra loro.
La mia domanda è questa: perchè gli oculisti sostengono che con l'andare del tempo le miodesopsie si spostano sul fondo oculare? Le mie miodesopsie più laterali con l'andare del tempo si spostano verso il centro dell'asse visivo, quelle superiori e inferiori lo stesso. Insomma, il centro di attrazione dello spostamento dei floaters non è la parte bassa dell'occhio, ma il centro del campo visivo. E ogni floaters che si scolla dai bordi laterali per centrarsi nel campo visivo lascia il posto a nuovi floaters laterali, ossia un processo continuo e che non lascia molte possibilità di ottimismo.
Va bene che il 99,9% degli oculisti sorvola su questa disfunzione, ma quel lo 0,1% che pur non avendo soluzioni perlomeno se ne occupa vorrei che dicesse le cose come stanno.
Qual'è la sua opinione ed esperienza in merito dottore, mi conferma questo processo di evoluzione nello spostamento delle miodesopsie?
Riguardo poi gli accorgimenti consigliati per limitare la degenerazione vitreale (a parte occhiali protettivi al sole, alimentazione ricca di frutta e verdura e molta acqua) in alcuni casi viene citato di "limitare i movimenti oculari" (attività sportive a parte)
Ora vorrei capire cosa si intende con questo consiglio, che mi sembra per certi versi surreale in quanto il movimento oculare (e quindi di testa e corpo) è necessario per svolgere le normali attività di una vita normale!
Si intende che chi soffre di questo distubo dovrebbe dedicarsi solo ad attività da tavolino? (lavoro al pc, puzzle e scacchi?) E come dovrebbero comportarsi tutti i camerieri, commessi, giardinieri, maestri d'asili etc che per lavorare e vivere "muovono" i loro occhi?
(Il mio tono ironico non vuole in nessun modo mancare di rispetto ai professionisti che vorranno rispondermi, è piuttosto la conseguenza di un'esasperazione da cattiva informazione riguardo a questo disturbo che vedo dilagare...). Perchè se non ci sono soluzioni (non invasive) al problema vorrei che perlomeno non mi si raccontassero fantasie consolatorie sulla sua evoluzione o consigliassero accorgimenti surreali, salvo poi concludere che questo disturbo non è invasivo e non mi pregiudica di svolgere una vita normale e soddisfacente!
Ringrazio chi degli utenti del forum vorrà riportare la sua esperienza rispetto agli aspetti di cui parlo per poter avere un confronto più ampio e il dottore, se potrà darmi la sua opinione e rispondermi.
Un caro saluto e grazie.
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robemuna



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MessaggioInviato: Lun 11 Lug, 2011 9:36    Oggetto: Rispondi citando

Per me quella di limitarsi nei movimenti degli occhi è una follia bella e buona. Se devo vivere una vita da handicappato allora preferisco risolvere con la vitrectomia. Soluzione troppo demonizzata a mio personalissimo parere, soprattutto in casii gravi qualli quelli di cui tu scrivi.
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freeracer1979



Registrato: 20/08/10 11:06
Messaggi: 14

MessaggioInviato: Lun 11 Lug, 2011 13:11    Oggetto: Rispondi citando

Cara Roberta,
non me ne vogliano gli altri utenti, ma finalmente ritovo nel tuo intervento una condizione che in larga parte rappresenta anche me, anche perchè abbiamo la stessa età (31).
In qualche post o in altre fonti del web, mi sono anch'io imbattuto nella imbarazzante raccomandazione di limitare lo spostamento degli occhi per limitare il disagio dei corpi mobili vitreali. Trovo il consiglio di un livello talmente basso da offendere l'intelligenza di chi legge. Più o meno come consigliare ad uno che ha la bronchite di limitare il respiro.
Mi conforto sapendo di non essere solo, ma a volte sorrido nel rilevare manifestazioni di stati pseudodepressivi di coloro che hanno uno-due floaters; nei miei occhi ci sono così tanti CMV e reticolazioni che non è più possibile (da anni) contarli, ma nonostante il frullato di vitreo dx e sx che mi accompagna da 17 anni, vivo il mio disagio con estremo equilibrio nella speranza di una soluzione definitiva.
Tuttavia è sconcertante che in alcuni casi si possa ancora parlare di condizione "non patologica". Sebbene io conduca una vita del tutto normale, sono davvero convinto che il livello di sporcizia del mio vitreo non consentirebbe un regolare svolgimento di alcuni tipi di mansioni lavorative. Nel semplice lavoro di scrittura al PC che implichi la contestuale consultazione di documenti cartacei (ad esempio ricopiatura di un documento), il movimento intermittente degli occhi dal monitor al foglio e viceversa mi genera lacrimazione e offuscamento e quindi immediato affaticamento per il continuo passaggio dei corpi mobili sull'asse visivo.
Mi associo alla tua richiesta di risposte concrete dal mondo della medicina e raccomando a tutti i compagni di floaters di non disperare e di tenre duro, perchè un giorno una soluzione ci sarà sicuramente.
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robemuna



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Messaggi: 2401

MessaggioInviato: Lun 11 Lug, 2011 13:18    Oggetto: Rispondi citando

freeracer1979 ha scritto:

...perchè un giorno una soluzione ci sarà sicuramente.


E' su questo punto sul quale sono poco d'accordo..sto seguendo lo stato dell'arte della ricerca e direi che è prossimo a zero...nessuno fa ricerca in tal senso ed anche la ditta che sta studiando la microplasmina mi ha recentemente risposto che per adesso per i floaters non se ne parla proprio. Certo 400 anni fà ad un malato di peste potevano anche dire, "resisti", prima o poi verrà fuori la cura...peccato che ci sono voluti centinaia di anni. Penso invece che chi vive situazioni critiche come la vostra (la mia non è in tale stato ma vivo con la paura che possa degenerare ed arrivare al vostro punto) deve concretamente valutare se vuole trascorrere una intera vita in attesa o se vuole fare qualcosa davvero per uscirne. Perchè lo sapete pure voi se ne può uscire.
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freeracer1979



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MessaggioInviato: Lun 11 Lug, 2011 13:37    Oggetto: Rispondi citando

Se il mix che ho negli occhi mi fosse venuto improvvisamente avrei pensato di non poter vivere in queste condizioni. Però è stato graduale e mi ha dato modo di abituarmici. Sebbene a volte sia scoraggiante e stressante, nel complesso ci convivo abbastanza serenamente.
Se come via d'uscita ti riferisci alla vitreoctomia, trovo questa soluzione smisurata per la mia condizione, ma il punto di vista è assolutamente personale e ognuno di noi deve valutare l'ooportunità di ricorrere ad una soluzione drastica e non priva di rischi.
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robemuna



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MessaggioInviato: Lun 11 Lug, 2011 14:04    Oggetto: Rispondi citando

Non è facile comprendere come tu possa convivere con una condizione tale quale quella che hai descritto prima. Basta riprendere la tua ultima frase: non poter ricopiare un documento senza avere lacrimazione ed offuscamento. Delle due una: o hai esagerato nella descrizione o sei un vero santo votato al martirio.
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Roberta



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Messaggi: 31

MessaggioInviato: Mar 12 Lug, 2011 23:00    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Freeracer, vedo che ci intendiamo perfettamente!
Anche le mie miodesopsie come ti dicevo negli anni sono evolute lentamente ma senza arresto...per lungo tempo non hanno costituito un limite in nulla per me. Ora invece si, mi sembra di non sopportarle proprio più e l'estate poi per me diventa una stagione angosciante: non faccio un metro fuori di casa senza cappello e occhiali e questo solo per protezione perchè "i filtri" non mi impediscono di vedere un mare di particelle aggrovigliate e in movimento in qualsiasi condizione di luce! (notte a parte, perlomeno!) E questa cosa dei movimenti oculari mi sembra davvero pazzesca. Comunque per me la situazione è psicologicamente pesante per un motivo che è la mia professione (di mente e cuore) di illustratrice di libri. Insomma, con gli occhi ci lavoro e non ci sono altre vie alternative. Senza toni d'orgoglio mi definisco un'artista che ha lottato per seguire questa strada non facile da sempre.
Negli ultimi cinque, sei anni ricevendo anche gratificazioni e riscontri di esito. Sentire e vedere minacciato il mio percorso artistico che è tutto quello che sono a causa di questo disturbo che attacca uno dei miei strumenti più importanti mi abbatte moltissimo. Non ti dico quante energie e tempo sto sprecando ad arrovellarmi per la condizione dei miei vitrei invece di continuare coi miei progetti e disegnare...
Ora, dopo mesi di abbattimento e "pocafacenza" conseguente, da qualche settimana mi sono decisa a darmi una scossa decidendo di realizzare un'attività che per molti aspetti le condizioni dei miei occhi dovrebbero rifuggire: ho iniziato a lavorare in un centro estivo per bambini dell'asilo. Dalle 8 del mattino alle 17 del pomeriggio trascorro la giornata a fare attività creative di tutti i tipi coi bimbi, spesso e volentieri all'aria aperta e al sole. Balzi e corse inevitabili. Una parte di me ancora si dice incredula e pure che sono totalmente incosciente: ruoto gli occhi incessantemente per otto ore ogni giorno (ho 20 bambini di tre anni che scorrazzano in 500 mq sotto la mia responsabilità) e sto spesso al sole a temperature elevate. Un'altra parte di me a cui ho deciso di dare più credito questa volta dice di non pensarci più, che le miod aumenteranno o si intrecceranno di più o di meno a prescindere da tutto questo.
Da anni bevo tre litri di acqua al giorno, mangio verdura e frutta a palate, mi muovo come un bradipo ed esco la sera e la notte a parlare coi gufi...non è servito a un tubo. La porcheria ha continuato ad aumentare...e allora!...
Il mio oculista a cui ho chiesto consiglio rispetto alla prospettiva di questo lavoro mi ha sorriso (e non con ironia o sufficienza, ma con sincera umanità) e mi ha detto "mettiti gli occhiali da sole e fallo" e io per una volta ho deciso di ascoltarlo.
A me questa cosa ha cambiato la vita. Ma non riesco a pensare di sottopormi ad un'operazione che il 99,9% dei medici tra cui il mio oculista che stimo e in cui ho piena fiducia non mi farebbero mai.
Farmi mettere artefatti artificiali negli occhi a 32 anni mi sembra l'inizio di un percorso pericoloso e forse ancora più pesante.
Non mi sento di rischiare, e il dottore non sono io. Se mi dicono che solo un pazzo mi opererebbe io non mi opero. Però mi basterebbe avere dalla classe medica, perlomeno in casi come i nostri, un pò più di comprensione e chiarezza. Anche se più passa il tempo, più mi consulto con oculisti, più mi convinco che non siano effettivamente in grado di comprendere e "vedere" l'entità del nostro disagio. Noi vediamo un mare di fili, fibrille e gomitoli, loro ne vedono una o due appena e per caso se diamo una sgommata allo sguardo mentre ci ispezionano col loro binocolino la retina. (pensa che dopo anni il mio oculista ha visto solo la scorsa settimana durante la visita la mia miodesopsia più grande e grossa solo perchè mi sono decisa a roteare l'occhio mentre mi visitava...perchè grazie tante che non vedono niente se teniamo l'occhio fisso e fermo mentre ci visitano come ci dicono di fare! Tutta la poltiglia sta ferma o va giù!)
In fondo mi basterebbe vedere scritto bello e buono nei consigli precauzionali e di contenimento: niente di speciale! Fate una vita sana, normale, come dovrebbero fare tutti per prevenire ed evitare qualsiasi disturbo, dalla tosse all'indigestione, le vostre miodesopsie seguiranno il percorso che devono comunque. Non è forse così?
Ma come si fa a consigliare a gente di trentanni, per non dire anche meno, di limitare il più possibile i movimenti degli occhi!...(però non preoccupandosi affatto, che questa cosa non condiziona le vite di nessuno. )
Queste cose forse sono quelle che abbattono di più e mi fanno sentire come se parlassimo lingue diverse.
Grazie per condividere la tua esperienza con me comunque, mi sembra proprio che i nostri casi siano similissimi e che la pensiamo allo stesso modo su tutto. Spero piuttosto col tempo di raggiungere o recuperare la tua serenità nel convivere con questo disagio.
Domani forse farò le mie spregiudicate "attività motorie e oculari" a cuore un pò più leggero Wink
R.
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Giorgio
Amministratore


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MessaggioInviato: Mer 13 Lug, 2011 8:24    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ma non riesco a pensare di sottopormi ad un'operazione che il 99,9% dei medici tra cui il mio oculista che stimo e in cui ho piena fiducia non mi farebbero mai.

Direi 50% più che 99,9%...

Ciao,
Giorgio
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space_woods



Registrato: 06/04/11 17:38
Messaggi: 76

MessaggioInviato: Mer 13 Lug, 2011 9:17    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
per me la situazione è psicologicamente pesante per un motivo che è la mia professione (di mente e cuore) di illustratrice di libri. Insomma, con gli occhi ci lavoro e non ci sono altre vie alternative. Senza toni d'orgoglio mi definisco un'artista che ha lottato per seguire questa strada non facile da sempre.
Negli ultimi cinque, sei anni ricevendo anche gratificazioni e riscontri di esito. Sentire e vedere minacciato il mio percorso artistico che è tutto quello che sono a causa di questo disturbo che attacca uno dei miei strumenti più importanti mi abbatte moltissimo. Non ti dico quante energie e tempo sto sprecando ad arrovellarmi per la condizione dei miei vitrei invece di continuare coi miei progetti e disegnare...


Sono anch'io illustratore e nella stessa, IDENTICA situazione!
Per riuscire ad inseguire un sogno che avevo fin da bambino, fare l'illustratore, mi sono dato da fare moltissimo. Da quando la mia situazione degli occhi è peggiorata mi è caduto il mondo addosso. La possibilità che in futuro io possa avere sempre più complicazioni ai miei occhi e il fatto che non esista rimedio a questo problema penso sia quanto di peggio mi potesse capitare.
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SIRAVO



Registrato: 03/02/11 12:22
Messaggi: 529

MessaggioInviato: Ven 12 Ago, 2011 7:22    Oggetto: Rispondi citando

MA CHI PUIO' CONSIGLIARE DI RIDURRE I MOVIMENTI OCULARI????
OVVIAMENTE UNO PSEUDOADDETTO AI LAVORI!!!
E' COSA FISIOLOGICAMENTE IMPOSSIBILE!!!
BISOGNA SOLAMENTE IMPEDIRE IL PEGGIORAMENTO DEI FLOATERS,LA DOVE POSSIBILE,E FARE UNA VITA NORMALE!!
Una terapia che non funziona,come ubiquitariamente per il nostro organismo,si lascia e se ne intraprende un'altra....se esiste!!!!
Il problema è che chi soffre di CORPI MOBILI VITREALI crede che in una qualche maniera possano regredire con le terapie!!!!
NON E' COSI' OVVIAMENTE!!!
UNA TRASFORMAZIONE FISICO-CHIMICA IN QUANTO TALE(CE LO INSEGNAVANO ALLE MEDIE....)E' IRREVERSIBILE!!!
Le terapie servono,in una zona avascolare come quella vitreale,ad impedire i rimaneggiamenti delle lacune presineretiche perifloaters,che portano spesso ad una SINERESI del vitreo in una sorta di loop infernale(cane che si morde la coda)che colliquando il vitreo dà, per ex vacuo, una maggiore implicazione retinica!!
La degenerazione del gel vitreale CON INTERESSAMENTO PATOLOGICO DELLA RETINA,inizia appunto con la fluidificazione, detta anche sinchisi, che inizia prima nella parte posteriore del corpo vitreo ed in particolare nel quadrante temporale del globo e successivamente si estende all'intero corpo vitreo,con formazione delle cosiddette lacune vitreali,cavità otticamente vuote così dette poiché rassomigliano alle lacune delle sezioni istologiche dei tessuti ossei. Queste cavità hanno un effetto tyndall ridotto o addirittura assente e appaiono scure e poco rifrangenti alla luce. All’interno di queste cavità lacunari si ritrovano aggregati di fibre collagene condensate ed acido ialuronico depolimerizzato.

La seconda fase è rappresentata dalla sineresi,termine che indica la formazione di fibre isolate liberamente fluttuanti, talora intrecciate tra loro e che formano ammassi filamentosi all'interno di ampie zone di liquefazione vitreale .
Le fibrille collagene che limitavano le lacune si spezzano e formano lunghi filamenti che fluttuano all’interno delle stesse lacune e assumono sempre forme diverse, descritte dal paziente come appunto«mosche volanti»o «ragnatele» (corpi mobili vitreali o miodesopsie).
Queste sono percepite meglio in condizioni di forte luminosità o guardando una superficie bianca; si manifestano in modo lento e progressivo e la loro percezione è dovuta all’ombra che proiettano sulla retina.
Qualche volta la sineresi è associata alla visione di fosfeni. Questo accade principalmente quando alcune fibre vitreali sono ancora parzialmente attaccate alla retina sulla quale esercitano un trazione discontinua. All’instaurarsi della sinchisi sembra che concorrano anche gli insulti derivati dai radicali liberi ossigeno singoletto, anione superossido, radicali idrossilici e perossido d’idrogeno,prodotti dalle reazioni fotochimiche nonché dall’attività degli enzimi proteolitici e delle metalloproteinasi endogene. Il passo successivo è rappresentato dalla coartazione vitreale per contrazione delle fibre collagene, con perdita delle aderenze vitreoretiniche, che porta infine al distacco

posteriore di vitreo.

http://drsiravoduilio.beepworld.it/c...livitreali.htm


DISTACCO VITREALE









Il distacco posteriore di vitreo, che anatomicamente è la separazione tra la densa corteccia posteriore del vitreo (formata da fibrille collagene tipo II e la ialoide) dalla membrana limitante interna della retina, comincia generalmente al polo posteriore portandosi poi in anteriormente interessando tutto il vitreo sino alla sua base che rimane aderente.
Se il distacco del vitreo avviene in maniera anomala (ossia la iaoloide rimane attaccata alla retina con una parte della corteccia vitreale) si realizza una vitreoschisi fenomeno noto ma non completamente chiarito, che gioca sicuramente un ruolo nella patogenesi del pucker maculare, della proliferazione vitreo-retinica e nei dei fori maculari . Infatti il distacco posteriore di vitreo, sebbene evento fisiologico, indolore e quanto sopradetto, è un momento particolarmente critico per l’occhio potendosi verificare, al momento della sua realizzazione, una lacerazione retinica che potrebbe evolvere in un distacco di retina condizione oculare che necessita di intervento chirurgico non sempre esente da ulteriori complicazioni . Infatti, circa il 15% dei pazienti con distacco acuto del vitreo sintomatico (associato a lampi, numerosi corpi mobili e/o appannamento della vista) presenta delle rotture retiniche periferiche e se si associa emorragia vitreale il rischio di avere delle lacerazioni retiniche sale al 70%. Quindi la percezione di una miodesospsia, piccola o grande che sia, necessita di un accurato controllo del fondo oculare da parte dell'oculista che dovrà essere ripetuto a circa 4-6 settimane di distanza in caso di distacco di vitreo incompleto o lesioni periferiche della retina a rischio.
Questa seria degenerazione si ha con la separazione della corteccia vitreale dalla retina ed in particolare con lo scollamento della sua base posteriore.


A livello della papilla ottica sarà possibile riconoscere l’
anello di Weiss, ed una simile opacità anulare si potrà apprezzare anche al davanti della regione maculare.

Il distacco posteriore inizia intorno i quarant'anni per progredire successivamente.


Secondo alcuni studi epidemiologici è presente nel 6% della popolazione tra 45 e 65 anni e nel 65% della popolazione tra 65 e 85 anni. Il distacco posteriore avviene addirittura nel 94% dei pazienti affetti da sclerosi nucleare del cristallino o da cataratta nucleare. I miopi oltre le tre diottrie ne sono affetti con percentuali variabili dal
30 al 50%, dopo i 35 anni di età.


Esiste una netta correlazione tra la rottura retinica e il distacco posteriore di vitreo così come la
sineresi.
Numerosi studi hanno dimostrato che l'incidenza di rottura retinica a seguito della patologia vitreale è stimata tra il 10 e il 15%, inoltre quasi l’80% dei pazienti con lacerazione retinica presenta contemporaneamente un distacco posteriore di vitreo.

La progressiva disidratazione del gel vitreale è certamente un fattore favorente la contrazione e successivamente


il distacco dal corpo vitreo, infatti è stato notato che l'insorgenza della sintomatologia vitreale è nettamente più frequente nei mesi caldi ed è maggiore in pazienti che tendono ad assumere una scarsa quantità di liquidi, così come in pazienti in terapia con farmaci antipertensivi diuretici ed in generale in tutti i casi in cui vi sia una maggiore deplezione di liquidi non controbilanciata a una corrispondente assunzione. Il distacco di vitreo si può dividere in due momenti successivi. In una prima fase si ha la semplice separazione delle aderenza papillari, maculari o di entrambe, successivamente si ha anche la contrazione della massa vitreale che si ritrae e si collassa .
Queste due fasi sono mediate dalla liquefazione e dalla sineresi vitreale. La sineresi associata a scarsa liquefazione produce inizialmente un distacco posteriore senza collasso, che successivamente per l’estesa liquefazione diventa responsabile del vero e proprio collasso vitreale. La separazione della corteccia vitreale dalla membrana limitante interna avviene inizialmente nei quadranti superiori e si estende successivamente in basso fino ad interessare
il polo posteriore ed i quadranti inferiori della retina. La ragione principale di questa successione di eventi è molto probabilmente legata alla stazione eretta e alla forza gravitazionale. In questo caso è bene ricordare che è estremamente frequente la formazione di ampie zone di «bianco senza pressione» così come la progressione di

eventuali alterazioni retiniche regmatogene.


Quindi NON GUARIGIONE MA PREVENZIONE!!
Q!uindi non cura pro tempore,ma sine die!!
Quindi non sintomi SOGGETTIVI DI MIGLIORAMENTO(!!!!),ma sintomi OGGETTIVI di non peggioramento!!
Negli anni(ahimè numerosi!!!!!)le ho provate di tutte:
Fototerapia per corpi mobili vitreali
http://www.forumsalute.it/community/forum_93_articoli/thrd_155844_fototerapia_per_corpi_mobili_vitreali_1.html

Vitreolisi enzimatica
Vitrectomia
Vitreolisi laser
Nessuna sodddisfazione ne per me ne per i pazienti!!!
Ergo:
UNICAMENTE PREVENZIONE DEL PEGGIORAMENTO!!
__________________
Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
siravo@supereva.it
http://drsiravoduilio.beepworld.it
Cell.:3385710585
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emarcbo



Registrato: 28/07/09 10:06
Messaggi: 532

MessaggioInviato: Ven 12 Ago, 2011 19:32    Oggetto: SE NON C'E' SOLUZIONE OGGI CI SARA' DOMANI Rispondi citando

Ciao a tutti!

Che dire?

Il prof. Siravo ha illustrato in maniera razionale e molto completa l'argomento degenerazione vitreale , annessi e connessi.


Comunque anche un non peggioramento non e' cosa da poco.

Almeno a furia di frutta, verdura e 2 litri di acqua al giorno posso dire che oggi venerdi 12 agosto 2011 dopo aver ritirato i miei esami del sangue e delle urine non c'e' piu' nemmeno un valore fuori dalla norma!!!! Laughing Laughing

E poi chissa' che in futuro 5 o 10 anni non esca qualcosa in grado di far rigenerare il vitreo. 100 anni fa nessuno poteva immaginare cio' che la medicina fa oggigiorno!!!!!!!!!!!!!!!!!
Very Happy

Bye
Marco da Genova
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SIRAVO



Registrato: 03/02/11 12:22
Messaggi: 529

MessaggioInviato: Sab 13 Ago, 2011 6:39    Oggetto: Rispondi citando

BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!!!
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bafometto



Registrato: 03/09/10 11:06
Messaggi: 129

MessaggioInviato: Dom 14 Ago, 2011 10:58    Oggetto: Rispondi citando

Anche a Lei dottore
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davide77



Registrato: 14/02/11 08:53
Messaggi: 27

MessaggioInviato: Dom 14 Ago, 2011 18:04    Oggetto: Rispondi citando

Buon ferragosto, con gli occhiali da sole e in attesa di un farmaco da iniettare direttamente nel vitreo che si "mangi" i nostri ospiti o li sciolga..nell'attesa di evoluzioni..un saluto a tutti..
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TEXWILLER72



Registrato: 30/07/09 09:44
Messaggi: 1724

MessaggioInviato: Dom 14 Ago, 2011 21:13    Oggetto: Rispondi citando

BUON FERRAGOSTO ANCHE A VOI TUTTI! Cool
_________________
T E X = [Moderatore]
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