"La minore lunghezza dell'impulso della radiazione laser consentirebbe di ridurre la quantità di energia introdotta nell'occhio. In questo modo, si eviterebbero complicazioni come la formazione di cataratta o glaucoma e si consentirebbe l'uso anche nella parte posteriore dell'occhio, più vicino alla retina.
Il progetto XFloater è sostenuto da un comitato consultivo composto da nove società".
"XFloater ha fatto buoni progressi nella diagnostica per immagini. Sono ora in grado di indirizzare il corpo mobile in maniera molto precisa nello spazio 3D. Il prossimo passo sarà farlo corrispondere al laser ma, lo ripeto, ci vorranno un paio d'anni prima che sia disponibile clinicamente".
Holger Lubatschowski, PhD, Laser Zentrum, Hannover, Germania.
"XFloater ha fatto buoni progressi nella diagnostica per immagini. Sono ora in grado di indirizzare il corpo mobile in maniera molto precisa nello spazio 3D.
con gli ultimi laser della Ellex è possibile spostare floater anche vicini alla retina (ma non alla macula) con un burst a vuoto avendo la necessaria esperienza , farlo automaticamente però sarà il top, sono sicuro che prima o poi arriveremo a gestire l'intervento in maniera automatica con degli algoritmi e che (alcuni) pazienti selezionati potranno risolvere o migliorare
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