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Autore Messaggio
Rock



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MessaggioInviato: Lun 29 Apr, 2013 20:38    Oggetto: rettifica Rispondi citando

purtroppo devo fare alcune considerazioni molto negative sulla vitrectomia, Ho parlato da poco con un luminare della chirurgia retinica il quale si è espresso fortemente critico riguardo alla vitrectomia per floaters, in pratica mi ha detto che un occhio operato di vitrectomia è un occhio molto più debole e soggetto a grosse problematiche, in pratica mi ha detto che per un giovane farsi operare sarebbe un disastro , mentrre per persone più anziane comunque è da evitare in quantola retina è comunque molto più soggetta a rotture anche anni dopo l'intervento in quanto omunque , la retina subisce un indebolimento nel momento in cui la si stacca dal vitreo .Quindi la vitrectomia va riservata esclusivamente a pazienti con distacco del vitreo o comunque in casi di gravi patologie oculari in quanto comunque l'occhio sarebbe fortemente compromesso o peggio. La sua conclusione è stata che un occhio operato di vitrectomia, invecchia di 20-30 anni in un attimo ed è soggetto a emorragie e distacchi , inoltre l'operazione di cataratta su un occhio senza vitreo è più pericolosa e dà risultati meno soddisfacenti di quelli fatti su un occhio integro , quindi per dovere di cronaca devo comunicarvelo , anche se come ho scritto ci sono chirurghi che la pensano diversamente , anche se devo dire che questo è un chirurgo di fama mondiale .
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robemuna



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MessaggioInviato: Lun 29 Apr, 2013 21:08    Oggetto: Rispondi citando

e questo luminare chi sarebbe?
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Rock



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Messaggi: 156

MessaggioInviato: Lun 29 Apr, 2013 21:33    Oggetto: Rispondi citando

il dott. Steve charles, che è considerato il più grande chirurgo retinico del mondo con 24.000 vitrectomie sul groppone .
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Giorgio
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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 7:53    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
inoltre l'operazione di cataratta su un occhio senza vitreo è più pericolosa e dà risultati meno soddisfacenti di quelli fatti su un occhio integro

Accetto le altre considerazioni come legittima posizione di un chirurgo vitreoretinico: come dici anche tu c'è chi è pro, c'è chi è contro.
Ma questa della cataratta è proprio la priam volta che la sento in assoluto e contrasta fortemente con la mia personale esperienza.

Giorgio
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Rock



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 8:28    Oggetto: Rispondi citando

il problema dell'operazione di cataratta starebbe nel fatto che l'operazione è conseguenza dell'operazione, per cui la persona affetta da cataratta potrebbe essere piuttosto gioane o comunque potrebbe ancora avere una discreta accomodazione , a questo punto l'impianto di unaIOL monofocale potrebbe non essere il massimo in quanto costringerebbe il paziente all'uso di occhiali per leggere e non solo, perchè la IOL monofocale fa diminuire anche il visus sulle distanze medie , per cui proprio a queste distanze ci sarebbero grosse problematiche di messa a fuoco a meno di non cambiare continuamente tipo di occhiale , con i conseguenti disagi per il paziente , in pratica da lontano si vedrebbe bene, da vicino bisognerebbe utilizzare un tipo di occhiale e nelle distanze intermedie un altro , cioe' un disastro .Per quanto riguarda le IOl multifocali, meglio non prenderle proprio in considerazione in virtu' dei disagi che essi provocano
.
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robemuna



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 9:20    Oggetto: Rispondi citando

bene allora chiarito che il problema cataratta non esiste in quanto tu avevi scritto che l'operazione di cataratta era più complicata a causa dell'assenza del vitreo. Non è cosi. Invece è vero che se effettuata in un giovane (indipendentemente che abbia o no il vitreo) il livello di soddisfazione finale puo essere inferiore
Per quanto riguarda il resto...il luminare ha una sua posizione ma altrettanti validissimi chirurghi la pensano diversamente. Sai chi è Sebag? è il guru del vitreo, quello che praticamente ha scoperto e studiato il vitreo per primo. Lui afferma che "il vitreo è la causa di tutti i mali". quindi se lo togli e lo togli bene i rischi di distacchi sono addirittura inferiori.
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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 9:49    Oggetto: Rispondi citando

Rock, tutte le tue convinzioni sono evaporate in un sol colpo? Mi sembrava di aver letto che tu avessi fatto ricerche sull'argomento da tanti anni a questa parte, o mi sbaglio?
_________________
Acronimi ("sigle") in oculistica
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Rock



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 11:09    Oggetto: Rispondi citando

a mio modestissimo avviso, dopo aver sentito molte campane, la situazione è la seguente: immaginate una zucca circondata da un reticolo di sottili rami di una pianta rampicante, finche' la zucca è tonica, soda ed idratata , è difficile staccare i rami dalla zucca senza rischiare di romperne qualcuno , col passare del tempo, la zucca tende a perdere acqua e consistenza,si affloscia e perde leggermente volume , a quel punto è facilissimo spappolare la zucca e staccarla dai rami senza rischiare di spezzarli o lesionarli , così è la situazione vitreoretinica, in persone con la retina ancora aderente al vitreo, occorre molta attenzione in quanto si potrebbero provocare degli indebolimenti o microrotture dei vasi che col tempo potrebbero collassare con tutto cio' che ne deriva .Qui sta il punto nodale dell'intervento, se si riesce a staccare senza indebolire la retina, ok , altrimenti sono grossi guai , le percentuali di guai le conosciamo , oscillano tra lo 0,5% e l'1% e sono soprattutto distacchi di retina e scotomi permanenti . per quanto riguarda la cataratta , in persone che hanno anocra una buona accomodazione, potrebbe risultare molto fastidioso trovarsi di colpo con un calo notevole di vista sulle distanze medio-brevi, il problema non è tanto per le brevi distanze, in quanto uno per leggere si mette gli occhiali e tutto ok, ma il problema più grosso sono le distanze intermedie che non vengono messe a fuoco bene nè col critallino artificiale nè con gli occhiali da lettura , per cui la vista varia a seconda delle distanze e non deve essere una bella cosa .
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Rock



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 11:14    Oggetto: Rispondi citando

alcuni chirurghi retinici come la tassignon o patelli, in caso di vitreo aderente alla retina, provocano prima il distacco artificialmente e poi intervengono, questa procedura è avversata da altri chirurghi i quali ritengono che il distacco indotto potrebbe far collassare la retina , quindi come si vede nemmeno tr i chirurghi retinici vi è un protocollo univoco ed ognuno adotta alcune tecniche che ritiene più opportune .
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robemuna



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 11:24    Oggetto: Rispondi citando

Beh Bamonte è uno che di vitrectomie ne ha fatte tante ( e se ne fanno tantissime per ragioni diverse dai cmv). Le statistiche sui distacchi sono ormai consolidate a seconda di che tipo di approccio si utilizzi. Lui fa shaving aggressivo e le percentuali sono davvero basse ormai.
Alcuni suoi colleghi olandesi che utilizzano altre tecniche per cui non lo eliminano del tutto (pensando quindi di adottare un approccio intraoperatorio più sicuro) hanno dovuto constatare una percentuale di distacco nel tempo maggiore. Ciò è causato dalle trazioni che il vitreo residuo esercita nel tempo.
Sulla cataratta: i miei genitori quasi 80 enni le hanno fatte ed anche nell'intermedio ci vedono meglio di me (oltre che da lontano).
Giorgio ha dichiarato che con un residuale miopico di 0,5 riece a leggere tutto il tabellone da vicino che ti danno gli oculisti alla visita e che ci vede più che bene.
Direi quindi che anche qui dipende dai soggetti ma non porrei ormai in discussione una vitrectomia per eliminare dei floaters pesanti ed invadenti solo per il rischio di non vederci troppo bene per una conseguente cataratta (che paradosso proprio nei più giovani è anche più facile che non venga proprio..almeno per parecchi anni...quando poi giovane non sei più.)
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Rock



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 12:10    Oggetto: Rispondi citando

a proposito del dott. bamonte, ho letto molti suoi interventi e devo dire che lo trovo quantomeno ondivago. in un post dichiara che le percentuali di idstacco sono del 5% , negli ultimi post asserisce che le percentuali di distacco sono 1/750, una percentuale così bassa io non l'ho mai sentita, inoltre mi sembra un po' troppo disponibile ad effettuare vitrectomie . inoltre non specifica mai se ha condotto verifiche anni dopo l'intervento, non credo perchè mi sembra che operi dal 2007 ,Con tutto il rispetto per questo medico senz'altro valido, ma secondo me converrebbe sentire anche altre campane prima di prendere alla lettera tutto cio' che dice, mai affidarsi a cio' che dice un singolo medico, chiunque esso sia , inoltre c'e' da dire che le percentuali di distacco di retina in pazienti di età inferiore ai 50 anni sono più alte rispetto all'1%che è la media indicata dai migliori centri e questa percentuale cresce con il diminuire dell'età , tanto che nessun chirurgo opererebbe un 20 enne . Quindi quando si esprimono cifre, bisogna anche specificare la tipologia di paziente a cui ci si riferisce una cosa è un 60 enne con distacco posteriore del vitreo, altra cosa un 20 con vitreo assolutamente adeso .
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robemuna



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 12:25    Oggetto: Rispondi citando

credo che tu abbia confuso le percentuali di rotture retiniche iatrogene durante l'intervento con la percentuale di distacchi. Due cose assolutamente diverse e con conseguenze neppure paragonabli.
Io trovo invece che gli interventi di Bamonte siano cristallini sotto tutti i punti di vista: ha persino chiarito come mai risultano percnetuali diverse in studi condotti da equipe diverse: sono legate alle metodologie diverse di trattare il vitreo. In quanto al fatto che sia troppo incline all'intervento non mi sembra neppure questo: ha più volte specificato che il suo paziente elettivo ha il dpv e meglio anche una cataratta. Diciamo che comunque non esclude a priori di intervenire su un giovane senza dpv...lo fa se le motivazioni all'intervento sono forti..e se davvero ci sono i cmv (li vuole vedere, visto che a volte neppure si vedono) e se a suo giudizio non sta parlando con un ipocondriaco paranoico. al di la di quel che ha scritto nel forum ho scambiato molti mp con lui e la sua posizione è netta e ben definita
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Rock



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 12:48    Oggetto: Rispondi citando

no lui parlava proprio del 5% di distacchi in un post del 2009, inolte i distacchi iatrogeni sono comunissimi durante questo tipo di intervento, tanto che sul web c'e' uno studio di Mura e Tan che attesta il 2,5% di rotture retiniche , cioe' 3 interventi su 116 , uno dei tre ha coportato la perdita quasi totale della vista e il 16% di rotture iatrogene anche se la rottura iatrogena è asinomatica, comunque ci possono essere delle rotture a livello maculare, anche se rare che comportano la presenza di uno scotoma permanente nel campo visivo, sono eventi rari ma è giusto riportarli in modo che la gente possa decidere con cognizione di causa e non pensare che una vitrectomia sia un'appendicite, è un intervento che puo' risolvere il problema in maniera radicale , ma presenta dei rischi alcuni dei quali molto gravi , anche se in misura assolutamente non elevata .
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robemuna



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 13:20    Oggetto: Rispondi citando

dal 2009 al 2013 ci sono 4 anni : distanze siderali in questa chirurgia..i dati corretti sono gli ultimi da lui riferiti. (Nel post del 2009 aveva cmq scritto successivamente che si era mal spiegato su cosa intendeva con quella percentuale).
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Rock



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MessaggioInviato: Mar 30 Apr, 2013 14:33    Oggetto: Rispondi citando

il problema degli ultimi dati è che sono molto recenti, pertanto tengono conto solo dei risultati intra-operatori o comunque poco dopo l'intervento e non le risultanze a distanza di alcuni anni, perchè se dopo un follow up di almeno 5 anni non si sono verificati distacchi ok, ma se dopo tale periodo si verificano distacchi in consistente percentuale sui pazienti allora la causa è sicuramente imputabile al trattamento operatorio lo shaving aggressivo ha sì il vantaggio di eliminareil vitreo e le conseguenti trazioni , ma ha anche lo svantaggio di sottoporre la retina a maggiori trazioni ,proprio per questo si era pensato di togliere solo la parte centrale del vitreo , anche se ormai questa metodica è stata quasi abbandonata perchè sottoponeva a distacchi post-operatori a distanza ache di anni , quindi con lo shaving aggressivo non si sa sedopo 4 o 5 anni la retina collassa a causa delle trazioni a cui è stata sottoposta durantel'operazione, questo vale soprattutto per coloro ai quali la retina è molto adesa , e ricordo che le rotture durante l'operazione sono facilmente risolvibili(quasi sempre9ma quelle che avvengono dopo l'operazione sono molto pericolose , quindi il paziente dovrebbe sottoporsi a severi controlli dopo l'intervento a cnhe a distanza di anni , solo così si puo' cercare di prevenire un eventuale distacco quindi un monitoraggio ogni 3 mesi è assolutamente indispensabile .
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