Bisogna sempre calcolare il rischio e il beneficio,...non é facile! Ma la capisco, anche io ho momenti di sconforto immensi, e cerco di resistere, e io cmq spero che non degeneri, però ho notato quanti giovani ne soffrono,...chissà se i nostri predecessori ne soffrivano così tanto! Sembra che siamo impreparati, sofferenti e disagiati davvero tanto, io per prima mi ci metto!
non vorrei avere provocato oltremodo la suscettibilità di qualcuno con il mio post, tuttavia volevo farvi partecipi di uno sfogo dovuto al senso di impotenza di fronte a questo disturbo; senso di impotenza aumentato e alimentato anche dal trattamento della classe medica
il fatto che esistano mali peggiori è innegabile ma è anche vero che, ragionando in questi termini, probabilmente si troverebbe anche qcosa di peggio a qcosa di grave perché non c'è fine al peggio!
faccio solo notare come la qualità della vita si deteriori a causa di questo disturbo e come spesso sia difficile avere un atteggiamento positivo perché si instaura un circolo vizioso.. poi c'è l'aspetto lavorativo: se oltretutto si deve stare a contatto con il "pubblico", leggere, studiare, spostarsi.. insomma tutto ciò diventa più difficile. senza contare che non c'è alcun riconoscimento del disturbo.. non credo che nessun dottore lasci un certificato medico per le miodesopsie. (e non lo dico perché vorrei non lavorare.. anzi! vorrei star bene e fare tutto al meglio!)
ah, dulcis in fundo, vogliamo dimenticare anche l'incredulità di amici e parenti che ti prendono per matto o quantomeno per esagerato?
Grazie Bafometto,
é così, condivido in quanto ragionevole, in effetti non si chiede un certificato per inabilità, ma si ritorna sempre ai modi, alle modalità di accostamento a un disturbo, disagio e perché no patologia anche se non viene definita ancora come patologa! Assurdo perché invalida, quanti accorgimenti da sola mi son inventata per il quotidiano: quando sposto velocemente il capo chiudo gli occhi e li riapro a posizione ferma, quando leggo o scrivo come ora, più volte devo spostare lo sguardo in alto e vedere se e se questa brodaglia precipita verso il basso o per lo meno si spostanto dalle lettere,.... Certo vivo, vado avanti,..ci mancherebbe! Ma ogni giorno e dico ogni giorno ho il mio momento di sconforto, e a volte di pianto, seppur convivo, viaggio, mi sposto in auto, faccio presentazioni power point, parlo davanti a colleghi, medici negli ospedali ecc ecc! Vado a fare la spesa al supermercato, seppure soffro da morire li dentro con le luci!!! Ogni volta il fastidio c'é e quando é troppo scoppio anche io, al mare un giorno si e uno no mi trascino in spiaggia, e io amo il mare, io sono una persona solare nessuno vede in me un disagio, rido, scherzo! Amo sciare, e non lo faccio più da anni, ho declinato un'invito per oggi a scalare una vetta con le pelli di foca!!!
Ieri ho parlato con un giovane che mai ne ha voluto parlare con qualcuno poiché sa a priori che non verrà capito e ascoltato ed era felice di poter confrontarsi con me! Basta poco si, ma quel poco pare costi parecchio.
Nei giorni plumbei mi metto gli occhiali da sole,..e alla fine i commenti dei parenti, amici e conoscenti mi scivolano sulla pelle, si dico ho un disturbo agli occhi punto e basta, ma sembra un capriccio, ...poi mi guardo in giro e quanta gente in giornate senza sole mette gli occhiali scuri?? Anziani a parte? Tantissimi, non voglio pensare che sia tutta vanità, perché io ne farei volentieri a meno in quei giorni, poiché il mondo mi piace senza filtri!!Quando nevica son l'unica con gli occhiali da sole mentre guido!! E chisse ne frega, mi aiutano un po' quando tutto imbianca!
Va beh,..uno sfogo anche il mio, poi tutto rientra!
Gli sfoghi sono necessari altrimenti verrebbe meno una delle funzioni di questo forum.
Io ne ho passate tante ma questa dei floaters è la peggiore che mi sia capitata. Non so come possano resistere i giovani che debbono e dovranno convivere a lungo ancora con queste moscacce.
Anche io sto rinunciando a molte delle cose che facevo prima e mi rendo conto che il motivo è soprattutto psicologico. Faccio di tutto per evitare le situazioni che le mettono in evidenza.
Al lavoro la fatica è doppia perchè e devo sempre far finta di niente perchè non voglio essere compatita e poi ci sono persone che farebbero i salti di gioia a sentire che sono in difficoltà (primo fa tutti il mio ex marito), quindi vado avanti con una doppia personalità, e una forma di depressione strisciante.
Al suicidio non ci ho pensato ma per essere convinti che questa vita valga la pena di essere vissuta in compagnia delle mosche a 44 anni ci vuol più amore per la vita di quello che ho io, certo è che grazie a controlli medici, dieta, ginnastica e integratori penso che io e le mie mosche vivremo 120 anni.
Più che vivere sopravvivo per amore e grazie all'amore delle mie figlie.
Sto spesso in casa, a momenti durante la giornata piango perchè so come era prima delle mosche e non riesco a rassegnarmi. Penso che la chiave stia proprio nella rassegnazione ma a un anno e mezzo dalla loro comparsa soffro ancora come il primo giorno, per fortuna è quasi scomparsa l'ansia che mi perseguitava all'inizio è solo rimasta una grande tristezza.
Sono molto affezionata a voi, compagni di sventura e spero che una cura in futuro possa finalmente restituirci la serenità perduta.
Apemaia, grazie! Mi accosto al tuo pensiero, poiché ciò che esperimi é il mio, si capirsi, il resto si combatte individualmente! Coraggio, ne vale la pena!
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