Mia madre, che è anziana, ha cominciato due anni fa vedendo delle mosche e dopo qualche tempo ha cominciato a vedere anche dei lampi. Io sono giovane ma soffro già di miodesopsie e ho paura di vedere fra qualche anno non solo le mosche ma anche i lampi (fosfeni si chiamano in termine tecnico), ossia di giorno c'è l'incubo delle mosche, di notte quella dei lampi (perchè con l'oscurità diventano più evidenti). C'è nessuno di voi che soffre di fosfeni? quanto tempo è passato tra la comparsa delle mosche e quella dei lampi? E' molto probabile che una persona affetta da miodesopsie svilupperà anche i fosfeni?
Inviato: Dom 11 Feb, 2007 17:05 Oggetto: Re: mosche e lampi
alessia ha scritto:
C'è nessuno di voi che soffre di fosfeni? quanto tempo è passato tra la comparsa delle mosche e quella dei lampi? E' molto probabile che una persona affetta da miodesopsie svilupperà anche i fosfeni?
C'è gente che qui ce li ha, ma non sono necessariamente due cose che viaggiano appaiate. Io per es. ne ho sofferto, ma solo legati al discorso emicrania (fortunatamente transitoria, assieme anche ai flash in questione).
I fosfeni e gli scotomi sono spesso legati a un discorso di trazione vitreoretinica, quindi se le tua retina è ok e la tieni sotto controllo ogni tanto, l'unica cosa che devi fare è cercare di stare tranquilla
Ma non cisono farmaci per elminare i flash ed i lampi?
Nel forum, una utente , se non mi sbagli si chiamava Armisia, prese il mirtillo e le sparirono!!!
Registrato: 19/08/05 15:42 Messaggi: 278 Località: Prov. di Vicenza
Inviato: Lun 12 Feb, 2007 19:42 Oggetto:
-Fabio- ha scritto:
Ma non cisono farmaci per elminare i flash ed i lampi?
Nel forum, una utente , se non mi sbagli si chiamava Armisia, prese il mirtillo e le sparirono!!!
Per me è una coincidenza...
Proprietà del mirtillo
Azione sull'occhio e sui vasi sanguigni: è noto da tempo che l’ estratto secco titolato di mirtillo è in grado di migliorare la visione notturna. Infatti esso facilita la rigenerazione della rodopsina, che è il pigmento retinico essenziale per la visione in condizioni di scarsa luminosità.
La sua utilità a livello oculare non si limita però solo a questo; infatti esso è capace di combattere la fragilità e l'eccessiva permeabilità vasale, mostrando quindi un'azione capillaroprotettiva ormai ben dimostrata sia a livello dei vasi sanguigni della retina sia di quelli periferici. Queste azioni si spiegano col fatto che le antocianine sono capaci di inibire l'attività di alcuni enzimi che distruggono il collageno e i tessuti elastici, quali le elastasi e le collagenasi.
Studi clinici rigorosi dimostrano che gli antocianosidi del Mirtillo riducono i danni ai capillari della retina in modo statisticamente significativo rispetto al placebo in pazienti che soffrono di retinopatia ipertensiva e/o diabetica. Ricerche effettuate su soggetti adulti diabetici hanno dimostrato che la somministrazione per bocca di 300 mg al giorno di estratto secco titolato di mirtillo provoca una significativa riduzione della sintesi del connettivo e del tessuto fibroso in genere. Siccome una delle cause principali della retinopatia diabetica è l'aumentata produzione di connettivo, gli antocianosidi possono essere utili per prevenire la retinopatia diabetica. _________________ Elvino Turcato - Cronaca di una vita vissuta
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