Io mi sono data al metodo Pilates che al di là di tonificare la muscolatura, sciogliere le articolazioni e aiutare chi ha molti problemi alla schiena (io c'ho un'ernietta) è un ottimo antistress...
speriamo bene...
Dulcinea
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Inviato: Gio 08 Set, 2005 14:45 Oggetto:
per quanto riguarda le miodesopsie sono molto scettico!
Anzi tenderei ad escluderlo!
Per quanto riguarda un senso generale di rilassatezza e quindi di acutezza visiva credo che possa funzionare.
In effetti quando uno è rilassato e si sente bene la vista ne beneficia!
Io personalmente con il training autogeno raggiungo una fase di riposo e tranquillita tale da togliere la fatica e la stanchezza che i miei occhi accumulano in una giornata di ufficio!
ma tu hai solo le mosche??
Credete che i floaters piu ammassati e scuri, a furia di muoversi in mezzo agli occhi si sfaldino diventando meno masse vaganti ?
Inoltre ritenete che il vitreoclar crono o il vitreoxigen possano contribuire a schiarire un pò i floaters ?
Inviato: Gio 06 Ott, 2005 15:30 Oggetto: Re: Yoga per occhi
artemisia ha scritto:
Così cercando online notizie sullo Yoga ho letto che può portare benefici anche alla vista. Qualcuno sa niente?
Arte, ho trovato questo: interessa?
Rimango cmq abbastanza scettico, ma chissà...
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venerdì, 14 ottobre 2005 Padova, Associazione Armonia Yoga per la vista
Orario:
20.45
Lucia Gaudenzi - Gianfranco Guerra
LA VISTA PUO’ MIGLIORARE con TECNICHE NATURALI YOGA per la VISTA
L’antichissima pratica dello YOGA può diventare possibilità di trattamento nel curare il CORPO e la MENTE: unendo una serie di esercizi visivi e oculari, consente di stabilizzare il SISTEMA NERVOSO, attraverso una miglior RESPIRAZIONE e ossigenazione e permette il riequilibrio del PH sanguigno con il benessere degli Organi e del corpo intero.
RECENSIONE DEL LIBRO
"YOGA PER LA VISTA" – L’OTTICO “YOGA PER LA VISTA: ESERCIZI PER L’ARMONIA DELLA VISIONE”
LUNI EDITRICE MILANO
Si tratta di un libro da poco pubblicato che proponiamo non solo come novità editoriale, per il tema stimolante che affronta, ma anche come per l’impostazione innovativa rispetto ai numerosi manuali di esercitazioni visive che finora hanno proposto questo tema.
Gli autori di questo libro si occupano delle problematiche della visione in ambiti diversi e con diverse competenze, hanno sentito perciò la necessità di integrare le loro ricerche e confrontando i loro risultati hanno creato questo lavoro in sinergia.
Un binomio non consueto tra un’insegnante di yoga e un ingegnere, che lavora da decenni nella correzione delle patologie corneali, ha dato vita a questo libro, in cui gli aspetti tecnico-scientifici fanno da supporto alle proposte inconsuete per il mondo dell’ottica, delle affascinanti discipline orientali. Una novità assoluta è che il testo offre una panoramica completa, scientificamente valida ma agevole da leggere, sui difetti visivi principali e sulle possibilità di correggerli che sono oggi presenti: di ogni tecnica correttiva si spiegano le caratteristiche, gli eventuali rischi ed i limiti; vengono così presentate, insieme alle correzioni classiche di occhiali e lenti a contatto, le moderne tecniche laser di chirurgia refrattiva, così reclamizzate attualmente, ma anche le nuove possibilità offerte da tecniche innovative, come l’ortocheratologia (“togliersi la miopia dormendoci su”).
Chi è interessato a conoscere i pro ed i contro delle varie correzioni dei difetti visivi, anche per decidersi a fare dei passi importanti come il ricorrere alle tecniche moderne, troverà chiare spiegazioni di queste ed un obbiettivo confronto sui vantaggi e gli inconvenienti di ognuna di esse, in modo da fare una scelta informata e responsabile.
Il libro si rivolge sia all’utente finale interessato a conoscere questi aspetti della visione, sia agli operatori del settore, che, occupandosi per mestiere dei difetti visivi, sanno come talvolta la tecnica da sola possa non essere sufficiente per condurre agli esiti sperati nella correzione visiva: da questo libro potranno trarre spunti preziosi di riflessione e di informazione chiara da fornire a chi ricorre a loro per consiglio.
La prima parte del volume sviluppa in modo semplice, ma sufficientemente completo per il lettore, la fisiologia, l’anatomia degli occhi e della vista, per poi approfondire i problemi visivi e le relative possibilità di correzione anche con le tecniche più avanzate.
Una seconda parte valuta la visione in chiave psicosomatica, indagando sugli aspetti simbolici connessi alla vista e nei suoi sintomi.
Il lettore viene condotto attraverso gli antichi miti, riti e simboli per approdare alla psicologia del profondo, perché il compito di ogni organo e di ogni funzione si legga nel linguaggio del profondo che lo sintetizza in chiave sia simbolica che mitologica.
In questo modo l’autore tende a ridurre il distacco tra quella tradizione classica delle nostre radici culturali e l’antica tradizione orientale che ha il vantaggio di esser ancor oggi in India vitale e leggibile nel contesto dello Yoga: come una sorta di tuffo nel nostro passato remoto per ritrovare le nostre radici arcaiche anche mediterranee, alla fine poi non così lontane.
Nella terza parte viene sviluppata la proposta dello yoga per la vista: in un primo capitolo con le varie possibilità di tecniche naturali in senso più ampio che vanno dall’igiene oculare all’alimentazione.
Si trovano anche suggerimenti e consigli dell’antica arte di medicina indiana, l’Ayurveda per mantenere gli occhi sani e vitali.
Per entrare infine nella descrizione dello yoga più adatto al miglioramento visivo, con le pratiche corporee, respiratorie, di concentrazione, di rilassamento insieme agli esercizi visivi veri e propri.
Si trovano in questa parte esercizi e figure per le esercitazioni pratiche anche a colori: un “fai da te” per chi desidera sperimentare immediatamente giochi visivi ed eventuali risultati.
Tutto è rivisitato in una proposta adatta alla vita occidentale del modo di oggi con un capitolo rivolto ai neofiti e uno ai praticanti, perché ciascuno trovi materiale adatto per sperimentare su di sé.
Alla fine ci si augura possa diventare uno stimolante strumento di lavoro per il corpo, la mente e gli occhi.
---
Note:
GAUDENZI LUCIA insegnante di yoga, con preparazione in studi umanistici e formazione quadriennale in Medicina Psicosomatica ad indirizzo simbolico all’Istituto RIZA di Milano.
Diplomata presso la Scuola Italiana di Insegnanti di Yoga con Gabriella Cella Al Chamali, tiene corsi di yoga, yoga per la maternità, seminari e sedute individuali di Yoga della vista presso il suo centro Chandra Luna di Padova.
Collabora da molti anni con Gianfranco nell’assistenza alle applicazioni di lenti a contatto su patologia corneali.
GIANFRANCO GUERRA Ingegnere elettronico, diplomato in ottica è specializzato in Ottica Oftalmica nel campo particolare delle lenti a contatto.
Segue i settori di ricerca e sviluppo nella progettazione di lenti con tecnologie avanzate, specie per la soluzioni di casi complessi.
Da anni presta un interesse particolare agli sviluppi moderni della scienza della visione e degli effetti nella correzione ottica delle tecniche di compensazione dei difetti visivi, confrontando le diverse prestazioni dei mezzi correttivi, specialmente i più moderni, come le lenti a contatto a tecnologia avanzata, chirurgia rifrattiva e ortocheratologia; in questo ambito studia e sviluppa tecniche di miglioramento della visione, sulle quali tiene dei corsi con Lucia Gaudenzi di Yoga per la Vista.
--- --- ---
Come arrivarci: http://www.x-cosmos.it/news/visualizza.php?id=3086
Contatti:
ARMONIA Via Dante 28
35030 Caselle di Selvazzano (PD)
info@armonianatura.org
--- --- ---
Ultima modifica di thecube il Gio 06 Ott, 2005 16:08, modificato 1 volta in totale
La mia teoria è questa: io ho sempre pensato che lo stress avesse un suo ruolo nelle miodesopsie - adesso mi chiedo - non è che in qualche modo, queste energie negative che si creano, nei nostri casi abbiano finito per accumularsi negli occhi, per qualche motivo particolare? Dando origine a questo disturbo?
Se per questo l'ho sempre sostenuto, se ti ricordi questo post:
grab68000 ha scritto:
Più di altri,
Mi par di capire,
Noi sentiamo.
Più di altri,
Nei nostri occhi,
Ne portiamo traccia.
per quanto riguarda le miodesopsie sono molto scettico!
Anzi tenderei ad escluderlo!
Per quanto riguarda un senso generale di rilassatezza e quindi di acutezza visiva credo che possa funzionare.
In effetti quando uno è rilassato e si sente bene la vista ne beneficia!
Io personalmente con il training autogeno raggiungo una fase di riposo e tranquillita tale da togliere la fatica e la stanchezza che i miei occhi accumulano in una giornata di ufficio!
ma tu hai solo le mosche??
Per i miopi la causa dei floaters non è proprio lo stress visivo? Se venisse fuori che altre cause inducono uno stress visivo il quale, a sua volta, genera le mosche, sarebbe plausibile che un simile metodo almeno arresti la formazione di altre mosche.
Riguardo alla guarigione dai floaters, non riesco ad immaginarne l'effetto, ne in bene ne in male.
Calma calma, non risponde tutti insieme, uno alla volta, piano piano.
Sono d'accordo con te. Non per le mie scarse competenze mediche ma perchè mi sembra plausibile.
Un amico psicologo, riguardo ai disturbi psico-somatici, mi disse che lo stress si accumula nel corpo e se non lo sfoghiamo prima o poi uno sbocco fisico lo trova da solo.
Riguardo ai "disturbi" psico-somatici un neurologo mi ha confermato che non si tratta di disturbi "immaginari", cioè presenti solo nelle nostre menti, nelle sensazioni, ma possono divenire vere malattie.
Ad esempio, ogni volta che in vita mia ho litigato con una persona davvero cara e abbiamo perso i contatti, mi è sempre venuto qualcosa a distanza di un pò di tempo. Magari però è solo un caso.
Inviato: Mer 28 Mar, 2007 11:53 Oggetto: Sarvanasana
....Salve a tutti sono nuovo...ometto le presentazioni - per ora - perchè voglio subito dire la mia...
...allora per quanto riguarda lo yoga ho letto su di un libro del maestro Iyengar - il + grande maestro di yoga vivente - che esistono alcune posizioni - asana- che portano notevoli benefici per la salute degli occhi.
In particolare il maestro Iyengar riferisce come sia riuscito a curare una vecchia signora di 65 anni sofferente di glaucoma insegnandogli una delle posizioni + importanti dello yoga Sarvangasana - quella della candela -
che cosa ne pensate????....
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