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Vitreoctomia nelle malattie vitreoretiniche!

 
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Cinzia



Registrato: 13/08/05 22:29
Messaggi: 71
Località: Roma

MessaggioInviato: Mer 24 Ago, 2005 21:03    Oggetto: Vitreoctomia nelle malattie vitreoretiniche! Rispondi citando

Salve a tutti,


racconto la mia esperienza per quanti nel web si dovessero trovare ad affrontare i brutti momenti che ho vissuto anche io di fronte ad una parola tanto temuta: vitreoctomia.

Sono una miope molto elevata (13/14 diottrie circa) e da sempre combatto con disturbi della visione a cui negli ultimi anni si sono aggiunte malattie retiniche come emoraggie maculari, paramaculari, cicatrici della membrana di Bruck, distacchi posteriori del vitreo, pucker maculare e fin qui basta ... (mi pare già abbastanza ! Shocked )

Quando quasi un anno fa, mi è stato diagnosticato il pucker all’occhio destro e la scelta della vitreoctomia era a quel punto inevitabile, ho iniziato a vagare nel web alla ricerca d'informazioni ma ciò che ho trovato ha solo aggiunto tanta ansia a quella che ovviamente già avevo.

E' stato un anno bruttissimo, facevo consulti presso i migliori specialisti senza ricevere alcun conforto su quello che sarebbe stato il futuro dei miei occhi, qualcuno mi esortava ad intervenire al più presto, qualcun altro diceva che l'operazione era da escludere categoricamente fino a che non fossi diventata praticamente quasi cieca, qualcun altro ancora mi ha proposto protocolli di cura privati, non accreditati dalla ricerca scientifica, insomma il caos più totale che alimentava in me solo paura e diffidenza.

L'unico conforto in tutto ciò proveniva da una corrispondenza che avevo stretto in rete, con una persona che aveva già subito due vitreoctomie (fra l’altro utente di questo forum) e che ha profuso grande umanità nel tranquillizzarmi sull'esito di questo intervento tanto temuto.

Vivendo a Roma non potevo in alcun modo immaginare che avrei dovuto migrare in un'altra regione (Le Marche) per ricevere adeguata attenzione e cura, ma tant'è per fortuna le cose sono andate così.

La vitreoctomia subita è stata eseguita in anestesia locale, con tecnica suturless, è durata circa quindici minuti, ha richiesto un solo giorno di degenza ospedaliera e 15 gg. di riposo e cura a casa

Oggi, a tre mesi di distanza dall'intervento ho recuperato 4/10 raggiungendo in breve gli attuali 9/10 (con correzione) che in un miope elevato come me non sono affatto pochi.

Quindici gg. prima della chirurgia vitreoretinica ho subito anche un intervento laser sulla retina periferica a 360° il cui scopo è stato quello di prevenire il distacco di retina.

Nei primi giorni dopo l’intervento avevo difficoltà a leggere da vicino pertanto lo spettro della cataratta l’ho avuto, anche se il mio oculista era molto tranquillo e mi diceva che a breve questo fastidio sarebbe scomparso.
Aveva ragione ancora una volta: ora infatti non ho più difficoltà nella visione da vicino.

Le miodesopsie sono totalmente scomparse, le metamorfopsie sono divenute lievi.

La mia esperienza riguardo la vitreoctomia è pertanto positiva e l'eccessiva "demonizzazione" della pratica mi appare oggi veramente eccessiva.

Credo che per affrontarla sia necessario un ponderato bilancio tra rischi e benefici, ma se l'intervento necessita davvero, ritengo che possa essere affrontato senza alcun terrore.

Preciso che questo post, non nasce con lo scopo di sponsorizzare la vitreoctomia, è ovvio che si debba far ricorso alla pratica chirurgica (a qualsiasi pratica chirurgica), solo in casi particolarmente gravi, ma ritengo che questo forum sebbene nasca come punto di riferimento per un male odioso come le miodesopsie, possa essere raggiunto anche da chi, ha problemi oculari diversi, pertanto questa testimonianza è rivolta soprattutto a loro.

A chiunque inoltre riceve informazioni infauste o iper negative, consiglio di cambiare strada e affidarsi ad un medico che sappia prendersi le proprie responsabilità e alleviare il carico di paure inevitabili che un intervento così particolare ovviamente sollecita.

Purtroppo anche il settore della medicina è invaso da saltimbanchi e parolai, ma fortunatamente ci sono nelle nostre strutture sanitarie anche dei bravissimi medici.

A loro un ringraziamento particolare, e a voi tutti i miei migliori auguri.

Cinzia
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