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Vitreo e non solo dopo operazione cataratta.

 
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freeantono



Registrato: 18/03/11 23:56
Messaggi: 1

MessaggioInviato: Dom 20 Mar, 2011 19:10    Oggetto: Vitreo e non solo dopo operazione cataratta. Rispondi citando

Ciao a tutti gli amici del forum, mi presento ho 60 anni e da oltre 25 anni soffro di una degenerazione alla cornea dovuta probabilmente a fattori immunitari (diagnosi concordata da vari medici e da centri uculistici di ricerva universitari di tutta italia e all'estero) che nel tempo mi ha causato un assotigliamento della cornea, astimatisomo, miopismo catarratta ecc, ecc in tutti due gli occhi ma mai la fuoriuscita di vitreo.
Ha causa dell'uso massiccio di colliri cortisonici nell'occhio destro si è formata la cataratta in quantità industriale. Il medico che mi ha sempre seguito in questi anni mi ha sempre sconsigliato l'intervento della cataratta a causa dell'assotigliamento della corne e supratutto dalla presenza costante dell'arrossamento agli acchi dovuto alla malattia del sistema immunitario. Circa due anni fa ho conosciuto un oculista che dopo aver riferito 25 anni di malattia, mi informo che nel suo ospedale alcuni pazienti sottoposti a cure sperimentali con farmaci biologici per malattie gravi di artrite reumotodie avevano avuto benefici anche a malattie oculari.
Mi sottoposi al protocollo di cure e quasi miracolosamente il rossore dopo qualche tempo si attenuò gli occhi ritronarono e bianchi e la degenerazione si fermò (ad oggi la malattia è presente ma in fase di calma). Viso che gli occhi erono calmi da oltre due anni a Dicembre dello scoro anno mi sottoposi ad intervento per la tataratta.
Le prime due settimane dopo l'intervento ero felice perchè dopo tanto tempo rivedevo i colori brillanti e la luce chiara.Nella terza settimana improvvisamente una mattina notai nebbia negli occhi (come quando si inpannano gli occhiali) e nello stesso giorno oltre alla nebbia mi scese una grande bolla oleosa e piena di filamenti che navigava nell'occhio ad ongi battito di cilia e si fermava sempre davanti al cristallino.
Visite mediche immediate, diagnosi " fuoriusita di vitreo non c'è niente da fare se non imparare a conviverci)
Io ritengo che i problemi siano due il primo è l'annebbiamento generale che non si muove nonostante io muova l'occhio, il sencondo è la grossa macchia di vitreo che galleggia nell'occhio che a volte si sposta dal cristallino ma non vedo bene in quanto sotto c'è l'annebbiamento..
Volevo chiedere agli amici del forum che hanno avuto gli stessi broblemi di vitreo o ad un medico se l'annebbiamento e il vitreo che ai muove sono la stessa cosa o cose indipendenti.
Grazie a tutti ciao
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SIRAVO



Registrato: 03/02/11 12:22
Messaggi: 529

MessaggioInviato: Sab 30 Apr, 2011 8:15    Oggetto: Rispondi citando

Credo proprio di sì!!!
Bisogna comunque capire se trattiamo di vitreo in camera anteriore o di distacco vitreale posteriore!!!
http://drsiravoduilio.beepworld.it/corpimobilivitreali.htm


Il distacco posteriore di vitreo, che anatomicamente è la separazione tra la densa corteccia posteriore del vitreo (formata da fibrille collagene tipo II e la ialoide) dalla membrana limitante interna della retina, comincia generalmente al polo posteriore portandosi poi in anteriormente interessando tutto il vitreo sino alla sua base che rimane aderente. Se il distacco del vitreo avviene in maniera anomala (ossia la iaoloide rimane attaccata alla retina con una parte della corteccia vitreale) si realizza una vitreoschisi fenomeno noto ma non completamente chiarito, che gioca sicuramente un ruolo nella patogenesi del pucker maculare, della proliferazione vitreo-retinica e nei dei fori maculari . Infatti il distacco posteriore di vitreo, sebbene evento fisiologico, indolore e quanto sopradetto, è un momento particolarmente critico per l’occhio potendosi verificare, al momento della sua realizzazione, una lacerazione retinica che potrebbe evolvere in un distacco di retina condizione oculare che necessita di intervento chirurgico non sempre esente da ulteriori complicazioni . Infatti, circa il 15% dei pazienti con distacco acuto del vitreo sintomatico (associato a lampi, numerosi corpi mobili e/o appannamento della vista) presenta delle rotture retiniche periferiche e se si associa emorragia vitreale il rischio di avere delle lacerazioni retiniche sale al 70%. Quindi la percezione di una miodesospsia, piccola o grande che sia, necessita di un accurato controllo del fondo oculare da parte dell'oculista che dovrà essere ripetuto a circa 4-6 settimane di distanza in caso di distacco di vitreo incompleto o lesioni periferiche della retina a rischio.
Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
siravo@supereva.it
http://drsiravoduilio.beepworld.it
Cell.:3385710585
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