Inviato: Mer 01 Giu, 2011 12:48 Oggetto: Sicurezza della Vitrectomia in casi di Vitreous Floaters
Salve,
su American Journal of Ophthalmology e'stato appena pubblicato il piu'largo studio finora condotto ineremte la sicurezza della vitrectomia per vitreous floters.
Mi fa piacere esporvelo poiche'i dati provengono dall'Unversita'di Amsterdam dove ho lavorato fino al 2009.
Vi lascio un breve riassunto come da me pubblicato sul sito del givre per i colleghi vitreo-retinici.
Uno studio su 116 pazienti ha valutato la sicurezza della vitrectomia nel trattamento dei vitreous floaters. Nella casistica, l’incidenza di retinal breaks e’ stata del 16,4% con una incidenza di distacco di retina del 2,5% (3 casi). La presenza di un vitreo aderente e’ associata a una incidenza maggiore di rotture retiniche. L’incidenza di cataratta e’stata del 50% nei pazienti fachici (non operati gia'di cataratta).
Gli autori conlcudono che il profilo di rischio della vitrectomia in casi di vitreous floaters e’ basso e paragonabile a quello di altre procedure elettive, tuttavia il paziente prima di sottoporsi all’intervento deve esserne accuratamente informato.
Am J Ophthalmol. 2011 Jun;151(6):995-8. Epub 2011 Mar 31.
Safety of vitrectomy for floaters.
Tan HS, Mura M, Lesnik Oberstein SY, Bijl HM.
La presenza di un vitreo aderente e’ associata a una incidenza maggiore di rotture retiniche.
Per questo immagino e molto importante l'azione della futura "vitreolisis farmacologica" visto che un DVP previo fa le cose molto più sicure.
E possibile per un Dr. valutare il grado di aderenza del vitreo in una visita previa al intervento, o solo si c'e il DPV o no?
Citazione:
L’incidenza di cataratta e’stata del 50% nei pazienti fachici (non operati gia'di cataratta).
Immagino questo e molto variabile con la età. Credo lei ha detto una volta che e possibile che a un paziente giovane non li venga la cataratta fin che ha 55 anni?
Come era lungo il follow up?
Citazione:
Gli autori conlcudono che il profilo di rischio della vitrectomia in casi di vitreous floaters e’ basso e paragonabile a quello di altre procedure elettive, tuttavia il paziente prima di sottoporsi all’intervento deve esserne accuratamente informato.
Buone notizie, e sempre riconfortante sapere che uno ha la possibilità se non si la fa più, e che non e prendere un rischio irresponsabile.
Non vedo il articolo sul sito givre, intendo e nel aria riservata ai Dr.?
Immagino "primary vitreous opacities" significa quelle senza DVP, e secondarie, come conseguenza di un DVP, considerando come si usano questi termini in altre patologie.
Citazione:
Purpose
To assess the risks of vitrectomy for the removal of primary and secondary vitreous opacities.
Design
Retrospective, nonrandomized, interventional case series.
Methods
We reviewed the results of 116 consecutive cases of vitrectomy for vitreous floaters. Eighty-six cases were primary and 30 cases were secondary floaters. Main outcome measures were the incidence of iatrogenic retinal breaks and postoperative rhegmatogenous retinal detachments.
Results
We found iatrogenic retinal breaks in 16.4% of operations. There was no statistically significant difference in risk between cases of primary and secondary floaters. Intraoperative posterior vitreous detachment induction was found to increase significantly the risk of breaks. Retinal detachment occurred in 3 cases (2.5%), all after operations for primary floaters. One case of complicated retinal detachment ended with a low visual acuity of hand movements. Cataract occurred in 50% of phakic cases. Transient postoperative hypotony was found after 5.2% of our operations, and transient postoperative high intraocular pressure was encountered in 7.8%. An intraoperative choroidal hemorrhage occurred in 1 case, which resolved spontaneously. The mean visual acuity improved from 0.20 to 0.13 logarithm of the minimal angle of resolution units.
Conclusions
The risk profile of vitrectomy for floaters is comparable with that of vitrectomy for other elective indications. Retinal breaks are a common finding during surgery and treatment of these breaks is crucial for the prevention of postoperative retinal detachment. Patients considering surgery for floaters should be informed specifically about the risks involved.
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