Le nostre Storie

 

 

Davide - davide@miodesopsie.it

     

>> ...... Evidentemente non si trattava di una banale esposizione alla luce diretta del sole, il fastidio infatti continuava a persistere ed a diventare più evidente col passare dei giorni.

Decisi quindi di sentire il parere di un medico oculista e, per accelerare i tempi, mi recai presso un pronto soccorso di una nota struttura ospedaliera Romana.

Mi venne chiesto, in modo molto scortese e scocciato, per quale motivo mi ero a loro rivolto. Quando il medico capì di cosa si trattava, udita la mia descrizione, scosse la testa in segno di disapprovazione e mi invitò, con lo scarso entusiasmo di chi si appresta a far qualcosa di cui già conosce l'inutilità, a sedermi per una ispezione all'oftalmosocopio.

Ci tengo a riportare minuziosamente questo singolare episodio poiché esso costituisce per me, in tutta la sua cruda realtà, la prima presa di coscienza dell'approccio della medicina al problema delle miodesopsie oltre a rimarcare l'ormai noto stato di degrado ed inefficienza delle strutture ospedaliere italiane.

Scrutando i miei occhi, devo ammettere per lo meno con molta scrupolosità, mi fu diagnosticato un distacco di vitreo posteriore con conseguente trazione della retina e presenza di un piccolo foro opercolato.

L'atteggiamento dei medici cambiò radicalmente e mi descrissero, seppur sommariamente, il problema e soddisfatti di aver trovato nei miei occhi un problema e di averlo attribuito ad una "patologia" mi prescrissero una visita medica specialistica nella loro struttura in seguito alla quale il foro retinico sarebbe stato riparato tramite un trattamento laser. 

E difficile spiegarlo, ma ebbi subito la sensazione che l'aver trovato un problema abbia giustificato la mia presenza li, infatti il loro atteggiamento divenne più disponibile e cordiale. Disponibilità e cordialità nei limiti di una struttura pubblica !

Sul momento pensai che se non avessero trovato niente mi avrebbero liquidato così come mi avevano accolto, con aria di sufficienza, tono scocciato e frettoloso. Non potevo però immaginare quello capii soltanto più tardi e cioè che la loro paura era quella di trovarsi di fronte ad uno dei tanti pazienti che si presentano in pronto soccorso accusando "semplici" miodesopsie dovute a "normali" alterazioni vitreali.  Disturbo molto comune e per il quale non occorre fa nulla tanto meno disturbare e far perdere inutilmente prezioso tempo a chi lavora anche la domenica a servizio del cittadino (C'era la radio sintonizzata sulle partite di calcio!)

Dopo circa un mese, alla successiva visita specialistica, vengo rassicurato che non si tratta di niente di grave e che con un banale trattamento laser avrei risistemato la mia retina. Mi si consiglia un trattamento per rinforzare la retina a base di "Mirtilux", un semplice integratore vitaminico.

Ovviamente nessun accenno al vitreo ed alle opacità vitreali tanto che ero completamente convinto che la macchietta scura che orami padroneggiava il mio campo visivo dipendesse dal foro retinico e che con la sua riparazione avrei riacquistato la vista di prima.

Povero illuso mi fidavo ancora dei medici !

Altri due mesi di attesa per essere sottoposto al trattamento laser che, come potete immaginare è stata una vera delusione. Già perchè appena riaquistata la piena capacità visiva (qualche ora) la macchia scura si riproponeva esattamente come prima.

Alla successiva visita, dopo qualche giorno e presso un'altro notissimo centro romano, i medici impiegarono circa un'ora di attente analisi alla retina prima di capire che il mio disturbo era "semplicemente" dovuto a dei corpi mobili vaganti nel vitreo, risultato del distacco di vitreo posteriore.

Tutto si guarda, tutto di pensa fuorchè ad un corpo mobile ! Cosa innoqua fui rassicurato, l'importante è che dietro non ci sia una patologia "seria" come ad esempio un distacco retinico. 

Non deve far nulla, mi dissero, muova l'occhio da destra a sinistra e puff....il corpo mobile sparirà. Ma mi trovo di fronte a medici o prestigiatori ?

Mi consigliarono una cura con un integratore dietetico "VitreoClar", specificando però che non si tratta di un farmaco di provata efficacia. Nonstante ciò alcuni pazienti riportano discreti miglioramenti. Il medico era esso stesso scettico ed ovviamente constatai palesemente il suo tentativo di innescare  in me un effetto placebo.

Cominciai il trattamento con il VitreoClar, e decisi di interpellare uno specialista privato (forse mi darà più ascolto pensai).

Stessa spiaggia stesso mare ! Il vitreo è composto dal 98% di acqua, esordì subito il suo assistente, con il tempo si innescano processi che tendono ad opacizzarlo...bla bla bla...deve  bere molta acqua e seguire una alimentazione sana e bilanciata...

Sempre più sgomento di fronte a questo muro che vedevo ergere attorno ad un problema a mio avviso meno cririco rispetto a molte altre patologie, chiedo come mai non esiste nessuna terapia, magari un trattamento locale, qualche farmaco da iniettare nel vitreo.

Veda signor Davide, mi disse il professore, il vitreo è composto al 90% di acqua (Ma non era 98% prima ? mah...) è un sistema chiuso è impresa difficile alterarne i processi. Beva molta a acqua e segua un alimentazione regolata, molti carboidrati, verdure e pochi grassi. 

Fossi uno che presta poca attenzione alla alimentazione potevo anche attrubuire il problema a cattive abitudini alimentari ma non ero la persona giusta. Pratico Body buillding da tempo e presto massima attenzione alla mia alimentazione, dunque tante verdure carboidrati e pochissimi grassi.

Anche il  praticare uno sport che richiede molto sforzo non è stato reputato pericoloso per il corpo vitreo ne per la retina (anche se ci sono oculisti che avvertono che gli sforzi possono portare problemi retinici specie nei miopi). 

Comunque la mia visita si conclude con un rassicurante "non si preoccupi, lei ha un vista perfetta 10/10" tenga sotto controllo la retina e beva molta acqua, il vitreo è composto dal 95% di acqua (Mah...) e più ne beve meglio è. Tenta di prescrivermi un trattamento antiinfiammatorio per alleviare il mio "fastidio" ma quando gli dico che il suo anti infiammatorio, un certo "Mirtilux" già lo avevo presto come rinforzante della retina mi suggerì di conintuare a prendere il VitreoClar.

Altro tentativo di infondere un effetto placebo....ma pensano che siamo tutti scemi ?

Con questa ho chiuso le visite oculistiche, ho ben pensato che forse era meglio rimboccarsi le maniche, documentarsi da se e cercare di trovare una soluzione. Tanto per cominciare decisi di capire la percentuale esatta di acua del corpo vitreo !

Nel frattempo prendevo il VitreoClar ma con scarsi risultati, dopo due mesi di trattamento e nessun miglioramente ho interrotto il trattamento. Non ho però notato vistosi peggioramenti durante l'assunzione, ma questo non dimostra ovviamente niente la stessa cosa sarebbe potuta succedere anche senza la sua assunzione. Al momento non prendo il VitreoClar vedremo se la situazione peggiora.

Per ora è tutto, ma la battaglia è appena cominciata .......

/Davide

 

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