Come si può evincere dalle definizioni generalmente riportate
in medicina, la
miodesopsia è riferita come un "sintomo" di un problema
più grave legato al fondo oculare. La comparsa di miodesospie è
infatti considerata come una spia di problemi più gravi che
induce ad una accurata visita del fondo oculare atta ad
evidenziare eventuali problemi vitreo-retinici.
In assenza di seri problemi vitreo-retinici (fori o distacco
retinico), i disturbi visivi accusati dai pazienti non sono
considerati come "patologia" ma bensì come semplici
disturbi per i quali non esiste generalmente terapia
risolutiva.
I consigli generalmente suggeriti dagli oculisti per alleviare
la fastidiosa presenza di corpi mobili nel campo visivo, vertono
sulla "assuefazione" e sulla "compensazione"
La presenza constante di un elemento estraneo nel campo visivo,
dovrebbe indurre il cervello ad assorbirlo e rendere la sua
presenza meno evidente. Il presentarsi del disturbo in un solo
occhio potrebbe rendere più semplice questo processo per
l'attività di compensazione esercitata dall'altro occhio.
Nonostante per molti pazienti l'assuefazione, con il
tempo, renda possibile la convivenza con dei corpi mobili
fluttuanti nel campo visivo, esiste una gran numero di pazienti
che accusa notevoli difficoltà visive che compromettono la loro qualità della vita.
Le dimensioni e la forma dei corpi mobili differiscono
notevolmente da paziente a paziente, alcuni accusano linee che
attraversano tutto il campo visivo oppure corpi della grandezza di
un pungo posto a qualche metro di distanza oppure numerose frotte
di piccoli corpuscoli che interferiscono nella normale visione.
E' evidente che non tutte le situazioni sono identiche e
possano essere trattate allo stesso modo. La sezione "Come
Vediamo", mostra come il campo visivo possa essere
seriamente compromesso, comportando non solo difficoltà nello
svolgimento delle normali attività (lettura, guida ad esempio) ma
costituendo causa di stress ed affaticamento della vista.
La presenza dei corpi mobili in ambedue gli occhi, specie se di
forma e dimensioni consistenti, rende molto scarsa la possibilità
di "assuefazione" creando nel paziente uno stato di
debilitazione purtroppo non sempre riconosciuto dal mondo medico.
E' per questo che le possibilità di terapia riportate dalla
medicina sono pressoché nulle, il mancato riconoscimento del
disturbo come "patologia" e lo stato di debilitazione
associato non hanno indotto la medicina alla ricerca di terapie
efficaci.
Esistono tuttavia alcuni studi isolati e pionieristici volti
alla definizione di terapie per la cura delle miodesopsie in
assenza di altre patologie del fondo oculare.
Le sezioni seguenti descrivono i pochi trattamenti oggi
disponibili per le miodesopsie, quasi sempre non riconosciuti come
validi dalla medicina oculistica, che dimostrano come tale campo
di studi sia ancora inesplorato ma molto promettente se la ricerca
scientifica lo prendesse in seria considerazione.
Le terapie: