Sono nel pieno delle prime depressioni da miodesopsie ma oggi è stata una bella giornata e sicuramente mi sarà molto utile per il futuro.
Verso le 13 sono stato chiamato da alcuni amici a giocare a basket...ovviamente il primo pensiero è stato quello di queste benedette mosche che non mi avrebbero dato pace... nonostante questo ho accettato. L'appuntamento era in una palestra ... chiusa ma con luci abbastanza forti al suo interno.
Comincio a giocare....di tutti i fili ecc.. neanche l'ombra.. ogni tanto vedevo solo la mia macchietta più grande ma poca roba che non mi ha dato assolutamente fastidio. Gioco e mi diverto....vivo....come prima!
Tra un tempo e l'altro poi capita l'inaspettabile....un mio amico (che non sapeva niente del mio problema) si avvicina e parlando di alcuni problemi esce fuori proprio il discorso delle miodesopsie.
Non aveva idea del nome ma, come se fosse la cosa più normale del mondo mi dice: "in questo momento ho tipo un sacco di filetti stupidi davanti ai miei occhi...hahaha". Se la ride e torna a giocare.
In quel momento la mia vista era pulita e non ho potuto che pensare e constatare che il cervello, nel bene o nel male, ha veramente un qualcosa di speciale.
Non demolarizziamoci quindi. Viviamo. Giocate a basket, muovetevi, fate cose... la noia è la principale causa di questo fastidioso problema....!!!
Probabilmente ho detto cose trite e ritrite.. ma spero di poter dare anche a qualcuno il sollievo che questa sera, dopo tanto tempo, sto finalmente provando.
Ecco un altro esempio di quanto conta l'approccio che abbiamo!!!! Anch'io conosco tanta gente che li ha e anche tanti e non si lamenta per niente!
Bella testimonianza!
Ciao fab!concordo con koccinella che queste sono testimonianze che fanno bene..anch'io come te sono un gran sportivo: sono allenatore professionista proprio di basket e amo giocare a tennis!proprio in queste circostanze, quando il mio cervello è totalmente concentrato su quello che sto facendo,anch'io come te ieri sera non ne vedo una di mosca!ciò nonostante in attesa di capire come fare x attivare il mio cervello a non vedere più nulla spero che prima o poi una qualche cura si trovi!un salutone
Inviato: Ven 31 Lug, 2009 12:22 Oggetto: La cura migliore è interiore, non esteriore
Un tempo, quando nella vita nulla si dava per scontato, i nostri padri vivevano e convivevano con una enorme quantità di problemi fisici e patologie di ogni tipo: denti, cuore, polmoni, ossa, occhi... tutto nella vita delle persone "comuni" si deteriorava prima del tempo perché la vita era realmente più aspra, e si imparava presto ad essere forti, a sopportare il dolore, la fatica, il disagio e i problemi fisici... anche perché solo pochi fortuanti potevano permettersi di farsi curare.
Quanto più le persone erano "forti" di questa capacità interiore di sopportazione, tanto più la loro vita era esente da sofferenza psichica.
Beati coloro la cui famiglia di origine gli ha insegnato a essere forti... l'epoca e la cultura in cui noi viviamo oggi insegna tutto, meno che essere forti.
Ogni minimo segno del tempo viene socialmente etichettato come una tragedia, un dramma... pensate a quante volte al giorno ci arrivano messaggi che indicano come mete ideali della vita cose del tutto irrilevanti quali dimagrire, essere abbronzati, avere più capelli, essere del tutto glabri, sembrare più giovani...
Questa lunga premessa per dire che noi siamo più deboli dei nostri progenitori. Deboli fisicamente e psicologicamente. Siamo molto più predisposti ad aprire la porta all’ansia e alla paura.
Il messaggio di Fab22 contiene una preziosa indicazione per trovare la via d'uscita a un problema oggettivo (le miodesopsie), ma il cui disagio è prevalentemente psicologico ("eccole lì... sono ancora lì... perche' non se ne vanno... oddio, sembrano più di prima... eccole lì, ecc...").
Il modello sociale imperante ha enfatizzato il benessere a tal punto che esistono persone che si disperano perche' hanno la macchina del meccanico e la sola idea di andare al lavoro a piedi o con i mezzi per qualche giorno li sgomenta... altri che se soltanto sfiorano un oggetto solido si comportano come se gli fosse caduto un macigno sul mignolo... altre ancora che se la temperatura si abbassa di mezzo grado cominciano a tremare come se si trovassero al Polo Nord... vogliamo davvero essere così vulnerabili, così deboli?
Se il cervello si potesse programmare come un computer e gli si potesse installare l'utility "fregatene" le mosche smetterebbero di esercitare la loro negativa influenza nella nostra percezione cosciente e ci sbarazzeremmo di una enorme quantità di pensieri parassiti.
La realtà esterna aiuta, ma dipendere unicamente da essa significa mettersi nelle mani di una variabile per sua natura instabile, e non si può vivere solo aspettando che arrivi qualcosa da fuori a farci star bene, o di andare di nuovo in vacanza...
Io so bene che quando mi annoio, quando l'ansia scaturita da un motivo qualsiasi prende il sopravvento, quando annaspo nelle fatiche quotidiane le mosche 'balzano subito agli occhi' letteralmente... e innescano una spirale di angoscia che è peggio di un contagio virale.
Purtroppo la serenità non è frutto del libero arbitrio, e le esperienze appaganti che fanno dimenticare il problema (come racconta Scorpioncina36) non sempre sono a portata di mano; l'unica cosa di cui la vita quotidiana è realmente generosa sono i casini e le preoccupazioni. Ma l'esser forti, affrontare con fermezza i guai, questa sì può essere una scelta di vita. E io ho imparato a guardare il demone negli occhi. E ho scoperto che nel tenergli testa con fermezza il più forte sono io. In termini pratici, si traduce con il beneamato "echissenefrega" che a un certo punto diventa una abitudine mentale, una routine che il mio cervello ha imparato ad attivare automaticamente. Si, ci si sono ancora, eccole lì... e allora?...
Non faccio finta di essere invulnerabile, anzi, so che ci saranno giorni in cui sarò debole e stanco, e che quando ho il morale basso le vedrò, quando la mia vita si svuota di senso sono più portato a starci male... sono diventato più forte da quando ho accettato la mia debolezza.
E così appena il vento gira, mi rialzo e subito il problema si ridimensiona.
E passano settimane intere senza che mi accorga di averlo...
ciao a tutti!
Franco
caro franco , finalmente un intervento di una persona "di altri tempi" senza offesa non intendendo intermini di eta' ma inteso come" non ci sono piu' gli uomini/donne di una volta,come i nostri nonni/padri" questa e' l'era dei fighetti, che si depilano dalla testa ai piedi e che si fanno le pippe mentali perche' non hanno il cellulare dell'ultima generazione.
il tuo discorso non fa' una piega, e serve di lezione non solo per questo problema , ma e' una filosofia di vita che condiviido al 100%.
io ci vivo da quando ho 16 anni e ora ne ho 42. come te ho alti e bassi e ho avuto sicuraente solo peggioramenti,ma quando vado in basso e faccio dell'auto vittimismo, allora penso proprio ai nostri avi e a mio nonno che a 18 anni era in prima linea in guerra , altro che mosche volanti................
un caro saluto
angelo 1967
Caro Franco,
innanzitutto ti do il benvenuto nel forum (anche se non l'hai detto se non sbaglio sei un "nuovo" iscritto)
Concordo pienamente con tutto quello che dici, in particolare sul fatto che, oggigiorno purtroppo, miriamo ad essere perfetti, sempre belli, giovani, sani e forti..E questo, come dici bene tu, è un male che affligge soprattutto la nostra generazione.Molta colpa la imputo anche ai mezzi di comunicazione (tv,internet,radio,...) che creano un'immagine distorta della realtà, proponendoci modelli di persone semre in forma, curate e senza nessun "acciacco" fisico..modelli a cui tendere a scapito di tutto, compresi i valori che una volta costituivano l'anima delle persone. Una volta, quando la vita era più semplice, più genuina si accettava molto più serenamente qualche handicap fisico e si affrontava la vita con un altro spirito. I nostri vecchi ne sono la dimostrazione: pensa che mia nonna a 40 anni (è morta 2 anni fa a 90 anni) ha subito il distacco della retina nell'occhio sx (all'epoca non si poteva far nulla) e a 60 le è venuta la cataratta nell'occhio sano (poi curata quando ne aveva 81); eppure mai una volta l'ho sentita lamentarsi, lagnarsi, anzi era sempre di buon umore e accudiva figli, marito e nipoti in maniera impeccabile!! Tanto è vero che io per primo.a volte, mi sento in colpa a lagnarmi per delle stupide mosche!!
E' anche vero però, proprio perchè mi reputo un combattente e quando ho un problema lo voglio risolvere, che farò di tutto perchè il nostro disagio venga preso maggiormente in considerazione e ringrazio questa splendida associazione per le opportunità che ci sta fornendo.
Quindi per riassumere propongo LO SPIRITO DEI NOSTRI "VECCHI"nell'affrontare il problema (serenità e ottimismo) ma anche UTILIZZO DI TUTTI I MEZZI A NOSTRA DISPOSIZIONE (propositività) per compiere questa gran impresa!!Quindi ESALTIAMOCI nelle difficoltà proprio come si faceva una volta e COMBATTIAMO PER VINCERE!!Spero che anche tu ci dia una mano!!
Inviato: Ven 31 Lug, 2009 15:34 Oggetto: Parole sante!
Ciao amici! Sono assolutamente d'accordo con tutto ciò che avete detto e spero che tutti leggano e riflettano attentamente sugli aspetti che avete ben sottolineato perchè sono davvero fondamentali! Bravi, ce ne vorrebbero molte di più di persone con le vostre idee, credetemi, ma sfortunatamente ormai la società in generale ha preso altre strade...!
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